Oggi, voglio ripulire la mia mente dalla “bruttezza” della politica e farla spaziare in un orizzonte più largo e più piacevole, per cui fermo la mia riflessione sulla “Bellezza”. Partendo da un antico detto popolare che così recita: “non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace,” si può affermare che il canone di bellezza, non è un valore oggettivo assoluto, ma è sempre relativo al convincimento che ogni persona ha del suo ideale di bellezza. La bellezza, però, non è solo un fattore estetico, che può solo abbagliare lo sguardo, ma è invece un insieme di elementi qualitativi che, mentre si ammirano, suscitano sensazioni di piacere e stati emozionali, nella parte più intima della nostra anima. La bellezza, quindi, non è solo quella esteriore che si coglie con gli occhi, ma è anche quella interiore che si annida nell’anima delle persone e si manifesta in una purezza di sentimenti verso gli altri. A rafforzare questo concetto, c’è il fatto che, molto spesso, sentiamo ripetere di una persona che, anche se non è bella esteticamente, però è una “bella persona,” per il suo corretto modo di comportarsi. Il concetto di bellezza, ha un campo visivo molto vasto e non si applica solo alle persone, ma allarga la sua sfera di giudizio anche alle cose, agli oggetti, agli animali, alle opere d’arte, alle città, insomma a tutto ciò che l’occhio umano riesce a vedere, per cui la percezione soggettiva che ogni persona può avere, fa sì che il giudizio sulla bellezza, varia da persona a persona, perché è legato solo alla concezione che ognuno ha della sua idea di bellezza, che fa parte del suo patrimonio personale e sul quale incide solo il suo libero convincimento.
LA BELLEZZA È UN VALORE SOGGETTIVO
