Sono passati solo pochi mesi dalla scorsa primavera ed ora il clima è cambiato e assistiamo ad una narrazione della realtà, completamente diversa da quella che c’era stata nei mesi caldi della prima ondata della pandemia. Allora i medici e gli infermieri erano considerati eroi, oggi sono considerati complici di uno Stato sadico, che ci vuole terrorizzare con dati fasulli sul virus e ci vuole togliere le nostre libertà, per il gusto di farci soffrire e per ottenere benefici, mai chiariti. Allora i balconi erano pieni di gente festante, che cantava l’inno di Mameli per esorcizzare la paura e gridava a squarciagola che “tutto andra’ bene”. Ora i balconi sono chiusi e sono ritornati ad essere un luogo del silenzio, reso ancora più cupo, dai pensieri delle persone che stanno dentro casa e non si rassegnano all’evidenza dei fatti. Ieri le piazze erano vuote, in segno di responsabilità verso le disposizioni che ci erano state impartite per contenere l’epidemia. Oggi le piazze sono piene di gente che contestano le disposizioni, (anche se limitano, solo al minimo, le nostre libertà) e sono piene di facinorosi, che non perdono occasione per mettere in pratica una violenza, che caratterizza gli istinti criminali delle loro azioni. Ieri la massa delle persone si dimostrava consapevole del pericolo, oggi la massa della persone si dimostra consapevole solo di un ribellismo esasperato. Eppure tutte le persone hanno avuto un periodo di vacanze, dove hanno potuto dare sfogo a tutti i loro desideri e a tutte le loro libertà, ma non è bastato per placare la loro illimitata voglia degli aperitivi, delle pizze e delle movide. Un sacrificio temporaneo e limitato, non è nella loro visione e non è nella loro percezione sensoriale, nemmeno la gravità del momento che stiamo vivendo, ( ieri 21.994, nuovi positivi e 221 decessi). È inutile, la terapia della comprensione, per molte persone, non funziona, perché non funziona nel nostro Paese, il concetto di democrazia, come si evince da una politica malata e rissosa e da una irresponsabilità che serpeggia sempre di più nel comportamento delle persone. Io non ho più fiducia in un Paese così smemorato e “sbrindellato”, dove manca la piena consapevolezza della realtà e dove il senso civico di appartenenza ad uno Stato, è merce ormai avariata da molto tempo, perché l’individualismo è ormai assurto a linea guida di molte persone e di tutte le categorie sociali.
Trending
- “Fiumi, Briganti e Montagne”: Il Salernitano tra storie e storia, coraggio, mistero e resilienza
- Orientamento scolastico, Valditara scrive ai genitori
- Un Re venuto a servire
- Il Collettivo Docenti di Sostegno Specializzati chiede al MIM di garantire i diritti dei docenti precari: presentata diffida formale
- OMEOPATIA E DOLORE AI DENTINI DEI LATTANTI
- Scuola: emendamenti ANIEF alla Manovra Finanziaria 2025
- Modelli internazionali per combattere lo spopolamento delle zone interne del Cilento, del Vallo di Diano e degli Alburni
- 30 milioni alle scuole carcerarie, un emendamento alla Legge di Bilancio di Italia Viva