L’Escolzia possiede analoghe proprietà sedative e per questo è stata usata tradizionalmente come eccellente soporifero ed analgesico, molto ben tollerato. L’azione analgesica e quella ansiolitica-sedativa ed ipnotica sono dovute alla presenza di flavonoidi ed alcaloidi di diversa natura, il principale dei quali è la protopina. I principi attivi dell’Escolzia hanno dimostrato di interagire con i recettori del GABA, il neurotrasmettitore inibitorio principale del sistema nervoso centrale, con un’azione simile a quella delle benzodiazepine.
L’uso della pianta come antinevralgico ha radici antiche ed è stato confermato dalla moderna ricerca sugli alcaloidi presenti a concentrazioni non alte ma sufficienti ad indurre un miglioramento delle sindromi dolorose. Questa azione analgesica si è rivelata utile contro le sindromi dolorose a carico dell’apparato digerente, delle vie biliari e nell’emicrania. In particolare, l’efficacia nell’emicrania è dovuta all’azione oppioide endogena e inibitoria, per azione sui recettori del GABA.
Il papavero della California è noto anche per le sue proprietà ansiolitiche, sedative e ipnotiche. Questo effetto è stato studiato soprattutto in laboratorio su modello animale, ma anche in diversi studi clinici in cui la pianta è stata associata anche alla valeriana ed al biancospino.
Infatti gli studi sull’Escolzia disponibili sono quasi sempre in associazione ad altre piante ad azione sinergica. Ad esempio, è disponibile in farmacia un preparato, in forma di gocce, contenente Escolzia, biancospino, valeriana e passiflora, che si è dimostrato molto utile per il rilassamento ed il benessere mentale in caso di stress. Invece, un’altra preparazione contenente oltre all’Escolzia anche il luppolo e la melissa è molto efficace per favorire il sonno soprattutto se disturbato da stati d’ansia e stress.