Spesso stress, terapie antibiotiche e cibi poco salutari possono mettere a dura prova il benessere intestinale determinando una situazione di colite, in cui episodi di stitichezza si alternano a dissenteria. Spesso si soffre di pancia gonfia e dolori addominali, alitosi, meteorismo, nonché cattiva digestione.
In caso di colon irritabile la dieta dovrà adeguarsi alla sintomatologia espressa che, come detto, è molto variabile, con alternanza di episodi diarroici ed episodi di stitichezza. Ci sono comunque delle raccomandazioni generali come quella di mantenere una buona idratazione per reintegrare i liquidi in caso di diarrea o per garantire una consistenza morbida delle feci in caso di stipsi, evitare un’alimentazione sbilanciata, ricca di grassi ed evitare di saltare i pasti. Se la stipsi è prevalente, si consiglia generalmente di aumentare il consumo di fibre, preferendo però quelle idrosolubili e riducendo quelle insolubili, che potrebbero incrementare il dolore. La frutta e la verdura, il pane e i cereali integrali sono delle buone fonti di fibre e possono contribuire a tenere il colon un po’ più disteso e a rendere le feci più umide. Se la diarrea è il sintomo caratterizzante, è meglio ridurre le fibre ed evitare la crusca. Privilegiate il consumo di riso condito con olio extravergine di oliva.
La terapia è prevalentemente sintomatologica. Un grande aiuto può venire dall’utilizzo di probiotici utili a ripristinare la flora batterica intestinale. Di recente è disponibile un prodotto simbiotico contenente due specie di Lattobacilli vivi, il Rhamnosus ed il Paracasei, che riescono a superare facilmente l’ambiente gastrico e biliare e giungere in gran numero in ambiente intestinale, dove prolificano a danno delle specie patogene. Questa formulazione garantisce una elevata efficacia del prodotto.