Terminata l’emergenza sanitaria si è incominciato a valutare i danni socio-economici derivati dal lockdown. Tra questi hanno destato dibattito le dinamiche innescate nel mondo dello sport, in particolare nel calcio, un indotto che in Italia conta quasi il 3% del Pil e che ora rischia con l’implosione di tutto il sistema. Se la Serie A e B sono pronte a ripartire, i campionati delle categorie minori sono stati dichiarati chiusi, e questo ha messo in evidenza grandi difficoltà economiche con il serio rischio di fallimento di molte Società sportive. Le realtà sportive di secondo piano, sparse in ogni regione, oltre ad essere un contenitore sociale in cui convergono diverse dinamiche territoriali, fanno parte anche del circuito di molte realtà imprenditoriali locali, facendo, appunto, affidamento sulle risorse societarie legate alle attività degli Imprenditori-Presidenti. Questi avendo difficoltà con le proprie aziende per la mancanza di introiti, di conseguenza anche le Società sportive collegate ne subiranno le conseguenze. Vedremo come sarà la situazione per il prossimo anno sportivo e come si presenteranno molte Società, o meglio quante ne sopravviveranno.
Sociologi Ans Lombardia