Fin dai suoi esordi il lavoro di Valentina Cipullo si è mostrato come una riflessione sull’universo femminile attraverso un progetto pittorico il cui obbiettivo è quello di dare forma e voce alla caleidoscopica costellazione delle emozioni delle donne.
Le protagoniste assolute delle opere dell’artista divengono attrici di una narrazione che mette in scena un teatro intimo sulla conoscenza della loro emotività e della loro anima.
Il suo lavoro parte da un’analisi delle immagini mediatiche e dello stereotipo che viene creato dai media intorno all’immagine donna. Una riflessione sul condizionamento esterno e sull’identificazione con modelli esterni di riferimento sociologicamente connotati, che trovano il loro spazio di esistenza nell’ossessivo bombardamento mediatico sull’estetizzazione dell’immagine della donna stessa.
In questo caso le donne ritratte dall’artista corrispondono ad uno stereotipo, in cui l’immagine del singolo diviene denominatore comune in grado di generare una sorta di ritratto medio di un’intera generazione che trova nelle immagini mediatiche il suo condizionamento e contemporaneamente la sua fonte d’ispirazione.
Le sue donne sembrano uscite dalle copertine patinate delle riviste ma pur conservando una loro concreta e quasi figurale fisicità, queste immagini vengono trasformate. I suoi lavori pittorici non ci parlano più soltanto del corpo, o della bellezza di questi volti, ma ci parlano, attraverso lo sguardo di queste donne, dei loro sentimenti e del loro vissuto, dei loro sogni e desideri, delle loro impertinenti richieste e gentili disubbidienze.
Queste donne vengono vestite di sentimenti e di emozioni, sempre differenti, reali, attraverso una straordinaria carica espressiva che possiede una sorta di valenza supergoica: le immagini si traducono sì in un’immagine fisica, ma questa assorbe e conserva anche l’essenza dell’anima.
Nei suoi lavori vengono ridefiniti i concetti di identità. Sono la proiezione di componenti mimiche di un dialogo interiore dell’artista che rivela segreti e mutazioni: sovvertimenti, aspetti, messaggi, e trasalimenti della delicata fragilità psichica femminile, enigmi e segreti della conturbante sfera emotiva della donna ma anche la loro straordinaria forza.
Le immagini di queste donne diventano una sequenza di multiformi espressioni dense di sentimento e di suggestive visioni, permeate di dolcezza, di nostalgia e di armonia, riescono a trasfondere così tutto il sentire dell’artista, il suo travaglio e il suo vibrante lirismo.
La pittura per Valentina Cipullo si rivela spesso come una modalità privilegiata d’introspezione e di autoanalisi ma nello stesso tempo la sua pittura è in grado di risvegliare nel fruitore un’omologa costellazione psichica.
Ogni suo lavoro è un inno alla volontà di raccontare e di raccontarsi, di esprimere, con stile raffinato e personale, emozioni e sensazioni.
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Valentina Cipullo è nata a Salerno nel 1979 dove vive e lavora.
Inizia la sua attività espositiva nel 1999.
Nel 2005 partecipa ad una collettiva dedicata ai giovani artisti dell’Accademia di Belle Arti, tenutasi presso Castel dell’Ovo a Napoli. Espone in seguito in mostre personali e collettive a Salerno, Roma, Milano e Berlino.
Dal 2007 collabora con la Galleria Il Polittico di Roma. Nel 2008 una sua opera, dal titolo Memoria, entra a far parte della prestigiosa Collezione Caggiano e viene esposta nello stesso anno presso Palazzo Incontro a Roma in occasione della seconda mostra Per Amore. La Raccolta Caggiano.
Nel 2011, l’opera Breath è esposta nella Collezione permanente dell’IGAV, Istituto Garuzzo per le Arti Visive di Torino, curata da Alessandro Demma. Lo stesso anno Valentina Cipullo è finalista al Premio Celeste per la sezione Pittura, con l’opera Would you take the leap? esposta nell’ottobre 2011 presso il Museo Civico di Bologna.
Nel dicembre 2011 partecipa alla rassegna di Arte Contemporanea Arte a Sud e nel febbraio 2012 espone presso la sala Miriade di Thiene nell’ambito della mostra Nuova Arte Italiana, curata da Matteo Vanzan.
Nell’ottobre del 2012 l’opera Lisboa viene segnalata nuovamente al Premio Celeste 2012 e a novembre dello stesso anno l’artista è stata presente alla Fiera di Arte Contemporanea The Other Art Fair a Londra.
Nel luglio 2013 ha partecipato alla collettiva The story of the creative presso l’Angel Orensanz Foundation, a New York.
Il suo studio si trova a Salerno.