La Dieta Mediterranea è un modello nutrizionale ispirato all’alimentazione dei paesi che si affacciano sul Mar Mediterraneo. Angel Keys, epidemiologo statunitense, ne ha dato valenza scientifica tanto da definirlo padre fondatore .Visse a Pioppi ed è qui che portò avanti, per oltre 40 anni, questi studi. È riconosciuta, inoltre, dall’UNESCO come bene protetto ed è stata inserita nella lista dei patrimoni culturali ed immateriali dell’umanità nel 2010.
L’Italia è fra i paesi più longevi al mondo anche grazie alla Dieta Mediterranea. Sono molti, infatti, i dati e gli studi che mettono in relazione questo regime alimentare con l’allungamento della vita. Il Cilento, terra di longevità, è da sempre oggetto di studio. Ad occuparsene è un team internazionale – con ricercatori dell’Università di San Diego in California, dell’Università La Sapienza di Roma e ricercatori locali, tra cui la biologa nutrizionista Marianna Rizzo, esperta in Dieta Mediterranea e longevità. Lo studio pilota, intitolato CIAO (Cilento on AgingOutcomes Study), è alla ricerca del segreto per vivere sani e a lungo.
Nella sua terza pubblicazione leggiamo che elementi imprescindibili sono «l’ottimismo, la testardaggine, l’atteggiamento positivo; stretti legami con la famiglia, la religione e la terra». Ma anche «l’adesione ottimale alla Dieta Mediterranea, caratterizzata da un basso introito calorico giornaliero e uno stile di vita attivo con un carattere positivo e resiliente possono contribuire ad un invecchiamento in buona salute» – aggiunge la dott.ssa Marianna Rizzo.
Studio CIAO Si è comparato lo stile di vita di un campione di longevi del Cilento (età compresa tra i 90 ed i 101 anni) e dei loro conviventi più giovani (età compresa tra 50 e 75 anni). Valutandone l’indice cardiovascolare, psicologico e nutrizionale. «Ho analizzato le abitudini alimentari dei centenari – spiega la dott.ssa Rizzo – e dei loro familiari in relazione alla Dieta Mediterranea classica. Il 90% ha mostrato un’adesione alla Dieta Mediterranea soddisfacente o elevata, bassa statura, normopeso, livelli di colesterolo e trigliceridi nella norma, grazie ad una “dieta frugale di tipo mediterraneo”, ossia prodotti della terra da loro coltivati». Mi mostra, poi, la foto di un uomo vissuto 101 anni, venuto a mancare da poco: «Si tratta del notaio Giovanni Del Gaudio di Abatemarco, uomo di cultura, che non disdegnava i lavori nei campi, da lui curati.Mi piace ricordare le sue parole “Giusto equilibrio tra lavoro manuale e lavoro intellettuale”. Ovverosia mantenersi attivi con il corpo e la mente, perché una mente attiva è una mente positiva. Il cosiddetto ‘Ikigai’ cilentano, termine giapponese, come anti-aging che insieme ad uno stile di vita mediterraneo conferisce al corpo e alla mente il ben-essere necessario per aumentare l’aspettativa di vita in buona salute».
Cosa prediligere Consumare quotidianamente frutta, verdura e ortaggi; cereali, patate e legumi. Ancora olio d’oliva, latte e yogurt. Un consumo settimanale è riservato a pesce, carni bianche, uova, formaggi. Con moderazione: carni rosse, zuccheri (dolci, salse, prodotti confezionati/industriali). Completano queste regole: fare giornalmente attività fisica; preferire prodotti di stagione; bere molta acqua; alternare colori e varietà di ortaggi e frutta; utilizzare erbe e spezie per ridurre la quantità di sale; limitare il consumo di alcol (il vino con moderazione, durante il pasto).
Alimenti anti-aging Gli antiossidanti di frutta e verdura, gli omega-3 del pesce azzurro e della frutta secca mostrano effetti anti-invecchiamento, anti-ossidanti ed anti-infiammatori, quindi anti-aging. L’olio extravergine d’oliva, alimento principe, presenta un’alta concentrazione di acidi grassi monoinsaturi e composti fenolici. «Il suo consumo riduce il rischio di malattie cardiovascolari, obesità, diabete di tipo 2, e ad una riduzione dei fattori di rischio cardiovascolare, contribuendo così al mantenimento di una vita salutare e longeva».