Con il termine “pillola del giorno dopo” si intende un farmaco che viene assunto, per bocca, come metodo contraccettivo di emergenza, entro 72 o 120 ore, a seconda del farmaco, dopo un rapporto sessuale non protetto o in caso di mancato funzionamento di un sistema anticoncezionale. Attualmente in Italia sono disponibili diverse preparazioni farmaceutiche, contenenti due diversi principi attivi, che agiscono sull’equilibrio ormonale bloccando o ritardando l’ovulazione, cioè il rilascio dell’ovulo dalle ovaie. I principi attivi di riferimento sono Levonorgestrel e Ulipristal Acetato.
L’efficacia di entrambi i tipi di farmaci dipende dalla tempestività con cui vengono assunti: sarà tanto maggiore quanto prima si inizia il trattamento dopo un rapporto non protetto. Pertanto, le compresse vanno assunte nel più breve tempo possibile, preferibilmente entro 12 ore dal rapporto e non oltre le 72 ore, cioè 3 giorni, per il Levonorgestrel e 120 ore, 5 giorni, per l’Ulipristal Acetato. Va ricordato che tali farmaci intervengono nella fase pre-ovulatoria ma non sono efficaci quando l’ovulazione è già avvenuta e si è verificato l’impianto dell’ovulo fecondato, ragion per cui la loro efficacia nel prevenire una gravidanza non raggiunge il 100%
Gli effetti collaterali associati all’assunzione di questi farmaci sono rari e, per lo più, di modesta entità. Per quello che riguarda il Levonorgestrel, il più comune effetto collaterale è la nausea che, in rari casi, può essere accompagnata da vomito. Con minore frequenza si può verificare un lieve ritardo del successivo ciclo mestruale e/o una modificazione della sua durata e quantità. Anche EllaOne risulta, generalmente, ben tollerata: la maggior parte delle donne non riscontra nessun effetto secondario. Il disturbo più comune è una lieve alterazione della regolarità mestruale.