Il fegato è la ghiandola più grande del nostro organismo. Le sue funzioni sono molteplici. Quando il contenuto lipidico del fegato supera il 5% del suo peso si parla di steatosi epatica o più comunemente di fegato grasso. Fattori di rischio importanti per la steatosi epatica sono il diabete, l’obesità, soprattutto quella addominale, una dieta squilibrata, l’anemia e l’acolismo. Di per sé tale disturbo non è una vera e propria malattia ma un semplice svantaggio metabolico, spesso asintomatico, ma può evolvere in una complicazione chiamata steatoepatite, che causa prima l’infiammazione e poi la morte degli epatociti. L’approccio terapeutico consiste nella modifica dello stile di vita. E’ quindi importante riequilibrare la propria dieta e si consiglia l’abbinamento ad un regolare programma di attività fisica. Purtroppo, non esiste alcun trattamento farmacologico in grado di risolvere completamente la steatosi epatica. Molto utili, invece, alcuni rimedi naturali come il cardo mariano, il carciofo, gli Omega-3. Gli Omega 3 esercitano un ruolo protettivo verso tutte le malattie del ricambio e hanno un ruolo antinfiammatorio. Le foglie di carciofo sono adoperate per la capacità di favorire la produzione di bile, di cui migliora la composizione e proteggere il fegato, favorendo così la funzionalità epatica. Il cardo mariano è da sempre utilizzato come tonico e protettore epatico, grazie alla presenza della silimarina, che ha dimostrato di possedere proprietà antiossidante, utile per prevenire l’ossidazione dei lipidi e la distruzione delle membrane cellulari. Questo principio attivo rende la pianta efficace nel trattamento del danno tossico al fegato; nella terapia di supporto in infiammazioni croniche; nella cirrosi epatica; e in tutte le disfunzioni del fegato dovute a tossine chimiche, incluso l’alcol.
