Le macchie sono alterazioni cromatiche circoscritte dovute ad aumento (iperpigmentazione) o diminuzione (ipopigmentazione) del pigmento melaninico. Nelle ipermelanosi la cute possiede solitamente un numero normale di melanociti che, però, producono melanina in quantità elevata. Si manifestano soprattutto nelle zone esposte alla luce. Le iperpigmentazioni da scorretta esposizione solare rimangono senza dubbio le più frequenti e sono la chiara espressione dell’invecchiamento foto-indotto.
I dermoceutici di ultima generazione contengono principi che bloccano o inibiscono la sintesi della melanina. Gli attivi più ampiamente utilizzati sono gli inibitori della tirosinasi in combinazione con esfolianti e antiossidanti. L’idrochinone, molto utilizzato, possiede il limite di un’azione spesso irritante. E’ più proficuo puntare sulla sinergia di attivi che assicurino efficacia dermocosmetica senza reazioni avverse.
Qualsiasi trattamento cosmetico parte da un’adeguata detersione, supporto indispensabile per il trattamento specifico successivo. E’ consigliabile anche l’uso quotidiano di vitamina C, o acido ascorbico, sotto forma di palmitato, perché svolge una forte azione depigmentante impedendo l’ossidazione della tirosina in melanina. Il trattamento dermocosmetico deve essere finalizzato non solo a schiarire le macchie, ma anche a prevenirne la formazione, regolando la sintesi della melanina. Gli attivi più efficaci sono: acido azelaico, acido cogico, acido glicolico, arbutina.
Infine, grazie alla tecnica chiamata Luce Pulsata Medicale si può ridurre questo inestetismo. Funziona come un flash che grazie alla sua intensità riattiva meccanismi biocellulari, sfruttando l’energia luminosa per colpire cellule di un determinato colore presenti nella pelle.