Francesco Cera, bolognese, dopo gli studi di organo e di clavicembalo, perfezionatosi sotto la guida di Luigi Ferdinando Tagliavini e di Gustav Leonhardt, è oggi affermato tra i più apprezzati interpreti della musica antica. Ha al suo attivo numerose incisioni discografiche, come solista al clavicembalo e su organi storici, che spaziano da autori del cinque-seicento italiano, quali Trabaci, Rossi, Merula, Storace, fino alle sonate di DomenicoScarlatti, le suites di D’Anglebert e varie opere per organo e per clavicembalo di Bach.
Svolge un’attività concertistica che l’ha portato ad esibirsi in prestigiose rassegne organistiche e di musica antica in Europa e negli Stati Uniti.
Dopo aver fatto parte dell’ensemble Il Giardino Armonico al tempo delle loro innovative incisioni vivaldiane (1992-94), ha fondato nel 1996 l’Ensemble Arte Musica col quale si dedica al repertorio italiano, che spazia dagli albori del Barocco – recenti le incisioni dei Responsori di Gesualdo e delle musiche a una e due voci di D’India – alla cantata settecentesca.
Si è particolarmente impegnato nella diffusione della musica organistica italiana tenendo corsi d’interpretazione presso importanti istituzioni in Europa e negli Stati Uniti, ed è attivo nella tutela degli organi storici come Ispettore Onorario presso le Soprintendenze di Roma, Salerno e regione Basilicata.
Ha collaborato stabilmente con il Coro della Radio Svizzera e I Barocchisti diretti da Diego Fasolis in numerose incisioni discografiche.
Dal 2015 è titolare della cattedra di clavicembalo e tastiere storiche al Conservatorio E. R. Duni di Matera.