Un acufene è la percezione di un rumore di diverso tipo, ronzio, fischio o scroscio, e varia intensità, intermittente o continuo, in assenza di un reale stimolo acustico. Si riscontra per effetto di processi patologici di varia natura, che interessano l’orecchio interno, il nervo acustico o le strutture anatomiche vicine. La cura completa e definitiva per l’acufene è possibile solo quando viene identificata con certezza la causa scatenante. Purtroppo però, risulta piuttosto complesso risalire alla patologia che vi si pone alle origini, pertanto la cura sarà prettamente sintomatica. In linea generale, i pazienti che lamentano fastidiosi acufeni vengono sottoposti ad un’accurata pulizia delle orecchie, mirata alla rimozione dei tappi di cerume. L’igiene dell’orecchio può attenuare il ronzio percepito. I farmaci più utilizzati in terapia per la cura degli acufeni sono: farmaci antipertensivi, indicati quando il ronzio alle orecchie dipende da un’alterazione dei valori pressori; antibiotici: indicati quando il ronzio alle orecchie dipende da un’infezione batterica; farmaci antidepressivi, utilizzati per alleviare un effetto collaterale, piuttosto comune, la depressione.
Si può intervenire mediante mesoterapia con l’uso di rimedi omotossicologici, e fito/gemmoderivati. In questo caso la scelta è in funzione della eventuale causa prevalente: ad esempio se siamo in presenza di arteriosclerosi è utile usare Gingko Biloba che può essere usato anche in caso di un danno acustico da rumore . Un altro gemmoderivato è il Ligustrum Vulgare che ha azione antiaterosclerotica. Altri gemmoderivati sono Sorbus Domestica associato a Olea Europea in caso di causa vascolare.
Actea racemosa, la Cimicifuga racemosa, è il rimedio omeopatico che risulta più efficace in linea di massima per quanto concerne la cura degli acufeni.