I tre Fratelli Scandizzo, Emilio, Sebastian ed Estefania vivono a Chacabuco, una cittadina ad economia prevalentemente agricola situata a Nord – Ovest di Buenos Aires in Argentina. Qui sono nati da Lillipethe e Joshef Scandizzo. I tre sono la 5^ generazione discendente da Michele Scandizzo emigrato in Argentina nel 1874 insieme al suo unico figlio di 11 anni dopo la morte della moglie in Rofrano, paese da dove provengono tutti quelli che portano il cognome Scandizzo. Estefania si è laureata in legge, specializzata in diritto penale, ed esercita l’attività forense nella provincia di Buenos Aires. Emilio e Michele, invece, sono impegnati nel mondo dell’informazione sul web con il sito www.chacabucoenred.com che hanno fondato e gestiscono ognuno nel proprio ruolo. Sebastiàn è laureato in veterinaria e si associa al progetto del fratello quando decidono di aprire anche un canale TV sul portale di informazioni creato dal fratello. Emilio frequenta l’università a La Plata laureandosi in comunicazione e facendo esperienza nel campo dell’informazione. Poi torna A Chacabuco accettando l’incarico di addetto alla comunicazione della municipalità Della città. Terminato il contratto che lo lega al comune, decide di dare vita al sito di informazione indipendente. Della storia della loro famiglia non sanno molto, ma conoscono quando e dove il loro trisnonno Michele arriva in questo luogo diviso da una strada, la Ruta 7, che rende i terreni molto appetibili dal punto di vista logistico oltre che dalla qualità del terreno adatto all’agricoltura. Di Rofrano sanno che è un piccolo paese situato nel meridione dell’Italia ma non sono mai venuti a visitare la terra dei padri. Dell’Italia, a parte il football collegato alle città dove giocano anche i beniamini locali, non conoscono molto. Della storia, Emiliano ricorda di aver studiato a scuola l’impero Romano e poco altro. I tre, comunque, hanno il doppio passaporto grazie al fatto che c’è una legge in Italia che consente a chiunque è discendente di un Italiano e lo può dimostrare di ottenere la cittadinanza italiana senza troppi impedimenti. Ovviamente hanno diritto al voto per corrispondenza ma che, qui, sono in pochissimi ad esercitare.
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