‘La “Saga” della famiglia De Masi tra guerre, emigrazione e restanza’, a cura di Ezio Martuscelli, appena pubblicato su Amazon ed edito dall’Associazione “Progetto Centola” e dal Gruppo “Mingardo/Lambro/Cultura”, è stato realizzato con i contributi di: Anella De Masi, Angela De Masi, Maria Di Masi, Bert Marinko, Ezio Martuscelli, Claudia Cariello. Il libro è frutto di un’accurata ricerca sulle le vicissitudini che hanno caratterizzato, nel tempo e nei luoghi, la famiglia De Masi di Centola. I capitoli del volume percorrono la storia della famiglia De Masi dalla prima generazione, costituita da Francesco De Masi senior e dalle sue due mogli, Angiolina Ciccarino e Anna Culetto, alla seconda generazione fino alla terza e alla quarta, toccando in alcuni casi anche la storia della quinta generazione. È di particolare rilievo il complesso e articolato processo migratorio trans-oceanico che ha interessato numerosi discendenti, dalla seconda generazione in poi. Tratteggiate in dettaglio, le vicende del ramo rimasto in Italia, ma lontano dal paese d’origine, rappresentano un caso interessante di restanza. Sono stati inseriti nel libro inediti documenti di archivio, la cui ricerca ha visto il coinvolgimento diretto dei discendenti delle nuove generazioni, che con profondo interessamento hanno condotto ricerche per ricostruire la storia della loro famiglia lungo il succedersi delle generazioni. Questo volume testimonia la saga di una famiglia dal rilevante valore storico e sociale, le cui vicende sono parte integrante della storia dell’emigrazione del Sud Italia. La ricerca tratteggia con grande acume l’integrazione e l’ascesa sociale nel Paese ospitante dei discendenti della famiglia De Masi emigrati all’estero, in particolare in Uruguay e negli Stati Uniti, che si sono facilmente integrati, migliorando dalla seconda alla quarta generazione il loro status sociale, fino a raggiungere posizioni di tutto rilievo, con un salto nella scala sociale e culturale dai “Blue – collar” (operai, contadini, artigiani … ” ai “White – collar” (insegnanti, professionisti, dirigenti, imprenditori..). Anche i rami della famiglia rimasti in Italia, sia a Centola che nel Centro-Nord, hanno raggiunto ruoli apicali, alcuni anche contribuendo a quell’emigrazione contemporanea di cittadini ad alto contenuto di competenze (Skilled emigration). Un altro rilevante aspetto emerso dalle ricerche degli Autori è l’intensità degli affettuosi vincoli sentimentali riscontrata tra i parenti sparsi per il mondo, che sono rimasti in contatto attraverso lettere e telefonate, e che in varie occasioni, avvertendo il bisogni di incontrarsi, hanno intrapreso lunghi e impegnativi viaggi. È forte nelle nuove generazioni il desiderio di visitare i luoghi di origine, il paese dei loro ascendenti, il luogo delle origini. Il volume rileva come “negli oriundi con ascendenti italiani, sparpagliati per il mondo, il cui numero è stimato essere intorno agli 80 milioni, si avverte sempre di più il bisogno di conoscere direttamente i paesi d’origine da cui sono emigrati i propri avi e quindi comprendere l’essenza degli elementi distintivi della propria famiglia”. Con questo volume pubblicato nel 2024, anno del “Turismo delle Radici”, l’auspicio degli Autori è che “gli oriundi con ascendenti nella famiglia De Masi, specialmente quelli appartenenti alle più giovani generazioni, nel leggere questo libro possano essere invogliati ad approfondire la storia della loro famiglia progettando altresì di visitare il paese da cui in tempi lontani i loro progenitori partirono per trovare condizioni di vita migliori”.
La “Saga” della famiglia De Masi tra guerre, emigrazione e restanza
