Il Parco nazionale del Cilento-Diano-Alburni (PNCVDA) torna agli onori della cronaca con due notizie importanti riportate da diverse testate locali e provinciali … la prima è il brillante riconoscimento attribuito all’ente per il “Piano di gestione integrata” presentato a Parigi al “quartier generale dell’UNESCO”.
La seconda riguarda la nomina dei componenti del consiglio direttivo in quota ai ministeri che andrebbero ad aggiungersi a quelli scelti dalla Comunità del Parco, l’assemblea degli oltre 80 sindaci dei comuni i cui territori sono situati del tutto o in parte nel perimetro dell’area protetta.
Nel primo caso si racconta, in un “comunicato”, che il Cilento è stato protagonista a Parigi, nella sede UNESCO, “grazie alla presenza dei vertici del Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni”.
La delegazione, “composta dal presidente Giuseppe Coccorullo, dal direttore Romano Gregorio e dal responsabile dell’Ufficio riconoscimenti Unesco Aniello Aloia, è volata a Parigi nella sede dell’organismo Onu per Scienza, Educazione e Cultura e, a “due passi dalla Tour Eiffel” ha illustrato la “proposta di piano di gestione integrata dei quattro riconoscimenti Unesco attribuiti al territorio cilentano (Riserva di Biosfera, Patrimonio Mondiale, Dieta Mediterranea, Geoparco), di cui il Parco è l’unico soggetto referente.
L’Unesco “ha manifestato grande apprezzamento e condivisione per il lavoro svolto e la direzione intrapresa e ha rivolto l’invito al Parco del Cilento a presentare questa ‘Buona Pratica’, in Marocco, il prossimo luglio, in occasione dell’incontro mondiale delle Riserve di Biosfera”.
L’incontro si è concluso con l’invito ad un “meeting” nel territorio cilentano. È facile intuire che l’incontro proposto serve a dare seguito al “percorso che dovrà continuare con la costante partecipazione e condivisione da parte dei ministeri italiani interessati: il Mic, il Mase e il Mipaf da cui si raccoglieranno importanti indicazioni e suggerimenti per il miglioramento della strategia intrapresa”
Del percorso, della strategia e qualche indicazione dove cercare e trovare il progetto non c’è nessuna traccia sul sito del PNCVDA ma, evidentemente, era giusto prima rappresentarlo a Parigi e poi nel territorio interessato!
Nel secondo caso, qualora si fosse interessati a conoscere la nuova governance dell’ente PNCVDA, basterebbe scorrere le notizie di stampa per capire che, forse, si è giunti a trovare la “quadra” di una situazione che si è trascinata per fin troppo tempo …
Con la nomina dei consiglieri di nomina ministeriale nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, guidato dal presidente Giuseppe Coccorullo, è stata trovata l’intesa nell’ambito dei partiti di maggioranza che sostengono il governo nazionale. I quattro consiglieri di nomina ministeriale dovrebbero essere Costabile Spinelli, già sindaco di Castellabate, per Forza Italia; Elena Anna Gerardo, sindaco di Alfano, per la Lega; Luisa Maiuri, consigliere di minoranza a Castellabate, per Fratelli d’Italia. Le associazioni ambientaliste sarebbero invece propense a nominare Maria Teresa Imparato.
Si aspetta solo che il ministro dell’ambiente Gilberto Pichetto Frattin confermi e sottoscriva le nomine.
I nominati, se confermati, andrebbero così aggiungersi agli eletti dall’assemblea dei sindaci e dai delegati della provincia di Salerno e della regione Campania: Rosario Carione, sindaco di Trentinara e consigliere uscente; Carmelo Stanziola, ex consigliere provinciale e consigliere d’opposizione a Centola-Palinuro; Mimmo D’Amato, sindaco di Petina; Francesco Bellomo, vicino a Fratelli d’Italia e già consigliere comunale di Atena Lucana. In questo modo, si supererebbe anche la questione legata al rispetto della quota rosa, sollevata proprio dal ministero dell’Ambiente. Nella prima riunione il consiglio direttivo dovrà nominare la giunta, indicare il vicepresidente e avviare, finalmente, l’azione di governo dell’ente.
Ma cosa troveranno nei “faldoni” che contengono i dossier più importanti lasciati in eredità da Tommaso Pellegrino e dalla giunta e dal direttivo che li ha preceduti?
Prima di tutto, sarebbe importante risollevare il “morale” di chi ha sempre creduto nell’essenza stessa del “Parco”, e cioè chi ha lottato per ottenerne il riconoscimento.
In secondo luogo, si dovrebbe impostare un piano di comunicazione rivolto a chi nell’area parco vive, per riavvicinare l’opinione pubblica all’istituzione che, inconfutabilmente, è riuscita a portare il territorio alla ribalta nazionale e internazionale.
Infine, bisognerebbe tentare di dare un’anima ai tenti progetti finanziati e tesi a “ripopolare” borghi e contrade … a cominciare dai due progetti SNAI (Strategie Nazionale Aree Interne) “Cilento Interno e Vallo di Diano e del Borgo dell’Accoglienza di Sanza che da solo vale 20 milioni di Euro …