La Strategia si articola in cinque linee di azione, tre dedicate ai servizi, una allo sviluppo economico ed infine una serie di azioni trasversali funzionali alla strategia … Le azioni di sistema ipotizzate sono funzionali alla migliore gestione delle attività della strategia ovverosia: della progettazione, della gestione, dell’animazione della comunità e della relativa partecipazione, del monitoraggio, della rendicontazione sociale e della rendicontazione amministrativa. La strategia prevede due azioni: sostenere l’area nell’avvio della realizzazione degli interventi e seguire, monitorare, gestire amministrativamente e contabilmente, e rendicontare gli interventi realizzati.
Salute
Il diritto alla salute ed all’integrazione sociale è, delle tre precondizioni della strategia, il diritto che ha il maggiore impatto effettivo sulla popolazione in contesti isolati e periferici e che quindi fornisce la misura delle possibilità di vita dignitosa soprattutto nelle aree montane con la presenza di servizi disponibili, fruibili e qualificati sul territorio e sulla rapidità di intervento, diagnosi e trasporto ai poli sanitari nodali regionali ed extraregionali.
Stante la struttura della piramide delle età fortissimamente sbilanciata verso le classi più elevate d’età, i servizi sanitari e sociali per l’assistenza e il supporto al mantenimento delle condizioni di vivibilità della popolazione anziana assumono la massima importanza e sono anche la più immediata cartina di tornasole per valutare le possibilità di permanenza nelle aree interne. Pertanto, si dovrà potenziare la rete assistenziale di prossimità e di primo intervento, al fine di ridurre i tempi di allarme/target/ospedalizzazione, ridurre le ospedalizzazioni evitabili. Inoltre, continuare ad introdurre servizi di supporto alle famiglie nel lavoro di cura delle persone anziane, promuoverne la socializzazione e l’integrazione quale condizione di una vita di qualità nella terza e quarta età, una vita attiva ed autonoma, nonché migliorare la qualità dei servizi domiciliari. Per cui si punterà allo sviluppo, l’estensione e la diffusione della telemedicina: il diritto alla salute passa e passerà sempre più attraverso la rete di telemedicina nelle sue varie declinazioni (telediagnostica, tele riabilitazione, ecc.),
che amplia la gamma dei servizi offerti, limita gli spostamenti, permette la capillarità dell’intervento e favorisce la diagnosi precoce. L’esperienza “Progetto Montagna” nel Mugello potrà essere estesa alle altre realtà grazie ai fondi della strategia aree interne.
Istruzione
Il diritto e l’accessibilità fisica ed economica ad una educazione, istruzione e formazione di qualità; sostiene il radicamento della popolazione sul territorio, facilita la genitorialità, incentiva l’attrattività per famiglie giovani, stimola l’imprenditorialità e la voglia di valorizzare le risorse del territorio, attrae investimenti. È quindi lo strumento principe per il contrasto al declino demografico. Nei piccoli centri abitati la scuola costituisce un presidio fondamentale di appartenenza, condivisione, acquisizione di senso civico, coesione sociale.
La strategia di VIRERE punta ad elevare qualità e quantità di servizi per tutti i livelli di sapere e ad affrontare le problematiche che vivono le famiglie sia nella gestione dei figli soprattutto nella fase di infanzia (offerta di servizi nido, spazi gioco, ecc.) e durante l’età scolare (trasporto scolastico, mense, attività extrascolastiche, ecc.)
Per la scuola primaria e secondaria di primo grado l’obiettivo è quello di innalzare ed omogeneizzare il livello qualitativo puntando sulla estensione di esperienze sperimentate ed innovative di tipo collaborativo (es. scuola senza zaino), per ambito e percorso di apprendimento. Di sostenere, le reti delle scuole e la loro capacità collaborativa e cooperativa.
Mobilità
Dall’analisi dei dati statistici (tempi medi di percorrenza, frequenza e quantità dei servizi di TPL -ferro o gomma) nell’area emergono chiaramente due distinti ambiti di difficoltà: muoversi dentro e fuori dall’area
Pertanto, la strategia punta a potenziare il ruolo delle dorsali ferroviarie come risposta alla difficoltà di muoversi “fuori dall’area”. Si punta all’ottimizzazione delle risorse economiche derivanti dall’eliminazione del cosiddetto parallelismo ferro gomma che consentirà di dare una risposta alla necessità di muoversi “dentro l’area”. L’armonizzazione ed il rafforzamento di queste due diverse esigenze di mobilità possono contribuire a mitigare il processo di spopolamento in atto e migliorare le condizioni di chi vive su questi territori con ricadute positive anche in ambito socioeconomico.
Mercato – Sviluppo Economico
Con il potenziamento delle dorsali di attraversamento principali (Autostrada A1, Alta Velocità
Ferroviaria), le direttrici stradali e ferroviarie secondarie – numerose ed importanti – che si snodano per tutto il verde dell’appennino tosco-emiliano-romagnolo, sono diventate una notevole risorsa, per lo sviluppo futuro di una economia del turismo lento ed ambientalmente compatibile, potendo contare su un mix di assoluto livello tra ambiente, cultura e sport.
Questo turismo permette oltretutto la valorizzazione del territorio aperto e delle attività produttive collocate fuori dal fondovalle e dai principali centri abitati, cioè precisamente quelle aree a maggior sofferenza economica e declino demografico interessate dalla strategia delle aree interne. L’asset ambientale è predominante grazie ad un territorio pedemontano e montano di grande bellezza,
verde, ricco di acque, ma antropizzato da secoli e quindi con facilità di accessi e punti si sosta (rete dei sentieri, rete di rifugi, ecc.).
Il settore forestale è assai rilevante e ha dato luogo nella Montagna Fiorentina all’esperienza della Foresta Modello – sul modello canadese – che permette una valorizzazione integrata della “risorsa bosco”. Il settore dell’agricoltura è tuttora il fattore regolativo e ordinatore del territorio: l’allevamento ha dato vita a una filiera agroindustriale assai rilevante (latte, latticini, carne) e si sono sviluppate l’agricoltura biologica e l’industria della panificazione. Nelle aree più prettamente montane le potenzialità maggiori vengono
da alcune sinergie produttive fra artigianato, piccolo commercio e agricoltura, dallo sviluppo del turismo soprattutto nella sua componente extralberghiera agrituristica. L’azione intende svolgersi su tre linee:
Diffusione del Sistema associativo della “Foresta Modello” e nella filiera produttiva agro-forestale;
Rinnoviamo Il Fare Impresa che sostiene il passaggio generazionale; incentivare l’utilizzo dei Bandi per Giovani agricoltori e per il microcredito nei settori agricoltura, industria, commercio e turismo; Creare Reti/Infrastrutture Turistiche per il rilancio e lo sviluppo TURISMO ECOCOMPATIBILE.
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