II Gennargentu Mandrolisai e un territorio caratterizzato da tante dicotomie: montagna – collina, bosco – vigna, pastori – contadini, l’opposizione tra un approccio lento del vivere nel territorio (nella mobilità, nella realizzazione delle trasformazioni) rispetto al divenire veloce, immediato, connesso della contemporaneità.
La strategia vuole interpretare la dicotomia slow/fast, lento e veloce, affidandole un valore positivo per entrambi i termini. II lento, inteso come non frenetico, naturale, sano, bello che caratterizza l’essenza del vivere in un territorio montano e collinare, che punta ad accorciare i tempi dell’erogazione dei servizi, della connessione col resto del mondo.
Solo così diventerà possibile la riprogrammazione della modalità di erogazione dei servizi essenziali (ii diritto alla salute, all’istruzione e alla mobilità dei cittadini), andando incontro alle esigenze della popolazione insediata e di quella che ripopolerà il territorio.
L’idea guida può diventare realtà attraverso la reinterpretazione e messa a valore dei beni comuni e delle produzioni identitarie, riconsiderando le opportunità offerte dal territorio in termini ambientali, culturali e turistici. L’assunzione di consapevolezza da parte dei cittadini del territorio è la premessa sostanziale per poter cogliere queste opportunità!
Una comunità consapevole, operante, di senso… può sovvertire una condizione di svantaggio, mantenendo la propria autenticità e la propria identità.
L’approccio comunitario orienta e plasma la filiera cognitiva, individuando come centri di competenza e sapere, locali e interni, le comunità di progetto: la scuola, quelle del welfare della salute, della cultura del turismo e dello sviluppo locale.
II percorso di definizione della strategia ha posto in evidenza che, oltre le dicotomie strutturali dell’area, ii territorio ha posto in essere azioni di contrasto alla crisi e allo spopolamento in maniera individuale: laboratori lscol@, progetti avviati dalle singole amministrazioni in campo di sviluppo locale, nel settore della cultura, imprese e associazioni che realizzano innovazioni di prodotto e di processo. Con un approccio free rider ti pico dei territori in crisi.
Lo sforzo compiuto in questo percorso di definizione della strategia dalla comunità nel suo complesso, anche nell’individuazione di una proposta unitaria rispetto alle scelte strategiche per l’istruzione (la cui definizione ha avuto un’attenzione delle comunità territoriali), e stato quello di porre in essere strategie e azioni comunitarie, condivise che, oltre ii valore intrinseco delie singole azioni, assumono un significato basilare per ii raggiungimento dell’obiettivo centrale del percorso: la costruzione di una comunità di senso cooperativa.
L’approccio comunitario e cooperativo caratterizza non solo la costruzione di azioni di coordinamento e governance comunitarie, ma rappresenta anche la cifra attraverso la quali si realizzano le singole azioni e
strategie: un esempio, (anche in questo caso riferito all’ambito istruzione) che rappresenta questa caratteristica e l’azione di mentoring prevista nell’Azione IS.03, per l’attuazione della quale sono chiamati
non solo i tecnici e gli insegnanti della scuola, ma anche gli studenti che concorrono con questa attività a costruire una vera comunità della scuola.
Le comunità della scuola intendono perseguire ii senso con ii territorio, cooperando insieme, partendo dal presupposto che ci si aiuta mettendosi in rete, completando le singole azioni già presenti e avviandone di nuove, decidendo di puntare sugli studenti – le comunità del futuro.
II senso vero che si sta creando con la strategia per l’istruzione e questo: sulla scuola c’è stato un percorso
intenso, partito per evitare la chiusura inesorabile delle scuole. La soluzione di consapevolezza finale sulle risposte e stato un atto molto coraggioso. Si poteva avere coraggio e fare una cosa completamente nuova e chiudere, oppure lasciare la polarizzazione verso un unico centro. In questo modo però si dava già per assodato che un capitale territoriale avrebbe avuto un decremento; un capitale costruito negli anni costituito e dai presidi storici dell’offerta formativa del territorio e bilanciata sulle due aree (montagna/collina). II rischio era quello di perdere quella varietà di offerta formativa che nei decenni scorsi costituiva una grande attrazione anche nei confronti di cittadini dei comuni limitrofi.
Con questa scelta ii territorio si assume la responsabilità di lanciare una sfida: investire in azioni che nel dare risposta ai nodi quasi gordiani come quello dei trasporti, rafforzando ii sistema degli lstituti scolastici con un’azione genera le di scaffolding, con un insieme di laboratori esterni e attività innovative (visiting) realizzino un rafforzamento dell’offerta formativa e la vivibilità del percorso scolastico, rendendolo nuovamente attrattivo ii sistema scolastico territoriale. Si cerca di rafforzare e mettere a sistema azioni già poste in essere come i laboratori delle scuole nelle primarie che stanno già dando dei risultati; i percorsi personalizzati degli studenti, la presa in carico degli studenti, azioni di orientamento e mentoring, che rende direttamente protagonisti gli studenti sulla formazione della comunità cooperante per gli studenti piu giovani; azioni che permettono di costruire una comunità di scuola che vada oltre ii periodo scolastico; ii coordinamento con ii territorio, le aziende del territorio che decidono di investire sugli studenti, ii sistema degli attrattori culturali con ii potenziamento dell’alternanza scuola lavoro. Si opera anche dal punto di vista delle strutture scolastiche in senso stretto, con la riqualificazione di alcuni spazi della scuola con attrezzature dedicate all’accoglienza delle comunità scolastiche. Si tratta di trovare un modello attrattivo e che valorizzi anche quelle eccellenze e quegli episodi best practices che sono state sviluppate.
Attraverso questo sistema di integrazione può diventare, la scuola articolata in rete territoriale, un investimento per la strategia? Le comunità sono convinte di sé e, comunque, nel corso della gestione e monitoraggio della strategia, attraverso le strutture di governance e partecipazione, si riserva la possibilità di operare opportune modulazioni di questo disegno in funzione del raggiungimento degli obiettivi intermedi.
II percorso che si intende avviare partirà dalle scuole primarie, cercando di arginare ii problema delle pluriclassi e favorendo la permanenza dei docenti, degli studenti e delie loro famiglie nel territorio. In questo percorso di riorganizzazione e rigenerazione la scuola del territorio si rivolgerà anche a fasce di età diverse da quella scolastica, nell’ottica di operare azioni di formazione permanente, long life learning. Un’azione di potenziamento formativo che si rivolgerà, col necessario coordinamento con i Piani dell’offerta formativa delle scuole, ai docenti di tutti gli ordini e grado, specialmente in relazione a nuovi metodi di apprendimento e percorsi didattici innovativi. Questa nuova sharing school per poter funzionare ha necessita di un sistema connettivo – sia fisico che digitale – che consenta una fruizione agevole ed efficiente delle attrezzature dislocate nel territorio. Per questo, ii potenziamento della connessione a banda larga BUL (Azione di contesto prevista dalla Regione Sardegna), l’organizzazione di un nuovo sistema di mobilita territoriale dedicato alla scuola, le attività della rete culturale e delle imprese che cooperano in un’ottica di alternanza scuola lavoro, rappresentano innesti cruciali per l’attuazione della strategia.
La comunità curante pone le condizioni e lavora per II miglioramento dei servizi di assistenza domiciliare integrata, con l’impiego delle figure professionali attive e formate sul territorio che integrano ii servizio pubblico e collaborano con l’infermiere di comunità, una figura specializzata che permette di instaurare un rapporto di fiducia tra operatore e paziente, oltre che di migliorare la qualità delle prestazioni erogate. L’assistenza domiciliare integrata viene rafforzata dall’attivazione di servizi di telemedicina e teleassistenza, da attuarsi in sinergia con l’efficientamento dell’infrastrutturazione digitale del territorio, favorendo la collaborazione tra diversi operatori. La comunità richiede l’avvicinamento dei cittadini ai servizi sanitari essenziali da attuarsi attraverso la sperimentazione di un nuovo sistema di trasporto a chiamata – ii taxi socia/e del settore mobilita – che utilizza mezzi adeguati in funzione delie diverse esigenze dei pazienti e che raccoglie le richieste degli utenti, garantendo un servizio che si occupi delle prenotazioni specialistiche riducendo i tempi di attesa, integrando al suo interno figure qualificate che accompagnano ii paziente nello svolgimento delle visite. Una sperimentazione che contribuisce al superamento delle criticità relative all’accessibilità ai servizi sanitari e che costituisce un fattore di rafforzamento dell’attrattività dell’area per ii turismo della terza età. La comunità curante si strutturerà come supporto ai servizi dell’offerta sanitaria pubblica, costruendo una rete connettiva tra cittadini, operatori e presidi sanitari dell’area, promuovendo azioni di sensibilizzazione, informazione e formazione finalizzata alla partecipazione attiva di tutti i cittadini all’innalzamento della qualità della vita della comunità. La rete operativa della comunità curante utilizzerà come nodi territoriali i presidi consolidati nel territorio, come le farmacie e le comunità alloggio presenti nel territorio, contribuendo alla riduzione del numero e della frequenza degli spostamenti verso i poli sanitari. In questa nuova architettura del sistema territoriale della salute assume ruolo fondamentale ii Case Manager, figura professionale che dovrà coordinare e indirizzare la domanda di salute dei cittadini verso i servizi offerti dal sistema sanitario del territorio, interfacciandosi con i presidi di prossimità (i nodi del sistema) e gli operatori del trasporto sanitario.
La comunità decide di progettare un nuovo sistema integrato per ii trasporto calibrato sulle specificità dell’area Gennargentu Mandrolisai e sul suo rinnovato sistema di servizi. Si andrà a definire un sistema di mobilita che permette gli spostamenti di tutte le comunità dentro e fuori dal territorio:
– le comunità scolastiche che accederanno facilmente al sistema dell’istruzione attraverso un nuovo servizio dedicato e calibrato sugli orari scolastici, con l’utilizzo di mezzi calibrati e dimensionati sulle tratte scolastiche, sugli orari della nuova offerta laboratoriale del territorio, con ii fine di arginare ii problema latente degli spostamenti scolastici nell’area e offrire un supporto continuo all’attuale offerta di trasporto pubblico erogata dall’Azienda Regionale Trasporti e dagli operatori dell’area;
– le comunità della salute e del welfare potranno contare su un nuovo servizio di trasporto di precisione – ii MOVE.US Taxi Sociale M0.02- che supporteranno le linee di trasporto pubblico e ottimizzando i tempi di attesa per le prestazioni sanitarie e facilitando l’accesso ai servizi essenziali;
– le comunità del turismo che raggiungeranno ii territorio e fruiranno agevolmente dei beni comuni e degli attrattori territoriali (la nuova rete culturale e gli attrattori: la destinazione Gennargentu Mandrolisai), grazie alle azioni di coordinamento e sinergia tra sistemi di trasporto diversi gestiti dal Mobility Office.
lnfatti, la gestione del sistema della nuova mobilita dell’area, coordinata dalle figure dei Mobility Manager, sarà in grado di organizzare piani di spostamento dedicati e di incidere operativamente le linee e ii trasporto sulla base dei cittadini e delle loro esigenze.
L’infrastruttura di Banda ultra-larga (BUL) per tutto ii territorio del Gennargentu Mandrolisai e un’azione sinergica che rafforza ii nuovo sistema dell’accessibilità e che agisce trasversalmente su tutti gli ambiti della strategia. L’infrastrutturazione con la banda ultra larga garantisce, per la comunità della scuola, l’accessibilità alle attrezzature scolastiche e una maggiore fruizione delle nuove tecnologie proposte in ambito laboratoriale e formativo; permette di attivare i servizi di telemedicina e teleassistenza, cos1 come la gestione e le prenotazioni in ambito sanitario da attivarsi tramite la rete di supporto coordinata; permette una rapida ed efficace comunicazione e diffusione dei prodotti turistici legati al territorio Gennargentu Mandrolisai, la diffusione della conoscenza della rete dei percorsi culturali e ambientali tramite l’utilizzo di app dedicate, la gestione di database degli attrattori culturali del territorio. L’accessibilità immateriale consente, in connessione con gli altri settori, di innescare processi di innovazione comunicativa, strategica e pubblicitaria rispetto alle attività di impresa, promuovendo oltremodo la connessione tra aziende del territorio. lnfine, sarà possibile una diffusione capillare delle informazioni relative ai trasporti, connettendo in tempo reale persone, operatori, gestori, servizi. Le comunità della mobilita strutturano un nuovo modo di vivere, permanere e spostarsi.
La strategia si propone di strutturare una rete culturale in cui gli attrattori (musei, biblioteche, siti storico culturali e archeologici, case museo) e gli operatori (i soggetti pubblici e privati della comunità) collaborano e mettono a disposizione ii proprio know how nell’ottica di uno sviluppo comune. Un lavoro che vede ii consolidamento di collaborazioni già presenti nel territorio (cooperative turistiche, guide turistiche ambientali, operatori del trasporto turistico, cooperative di gestione dei beni archeologici, esperti e operatori dei musei del territorio) e pone le basi per ampliare la rete, con i futuri operatori. Si attiveranno sinergie con le comunità della scuola, in particolar modo con le attività di alternanza scuola lavoro che si effettueranno nei luoghi della cultura e nelle aziende e attraverso esperienze dirette nei luoghi della cultura e con chi sceglierà di formarsi nel territorio per ii territorio.
La strategia, facendo incontrare le comunità produttive con quelle del welfare, decide di dare un’opportunità a chi si trova in situazioni di svantaggio sul piano sociale ed economico, attraverso ii rafforzamento delle iniziative di agricoltura sociale, avviate in collaborazione con operatori specializzati. Attività come la manutenzione, la raccolta dei prodotti del bosco, guardano verso una prospettiva lavorativa di integrazione sociale ed economica. Si cerca di connettere, quindi, l’azione di riutilizzo dei terreni agricoli abbandonati con un sistema di associazionismo costituito da soggetti svantaggiati, mettendo a valore le risorse della terra.
Una tipologia di turismo nuova, che sia un’eccellenza per ii territorio. Si cerca quindi di creare un nuovo tipo di economia, definendo nuove strategie di marketing territoriale e di comunicazione, migliorando l’innovatività dell’offerta turistica del territorio. L’obiettivo – ambizioso – e quello di provare a invertire la
tendenza di un turismo quasi esclusivamente rivolto a determinati periodi dell’anno e incanalato in particolari manifestazioni (emblematico ii caso Autunno in Barbagia) cercando di destagionalizzare i flussi, proponendo un’offerta che viene definita dalla rete interconnessa di tutti gli operatori di ogni settore del territorio: la Comunità Operante.