Espressione dell’identità culturale e della lingua italiana, il Canto lirico italiano è stato proclamato Patrimonio dell’umanità
Il Canto lirico italiano è stato proclamato Patrimonio culturale immateriale dell’ Unesco il 6 dicembre 2023. La consacrazione della musica lirica italiana come Patrimonio dell’umanità è avvenuta per acclamazione durante la riunione dei Paesi membri del Comitato nello stato africano del Botswana. Finalmente, dopo un lungo iter di candidatura durato dieci, l’Arte del Canto lirico italiano, con i suoi oltre 400 anni di storia, porta a 19 i patrimoni immateriali italiani e si aggiunge alle altre “tradizioni vive” nella lista dei beni culturali da tutelare. Il Canto lirico italiano, che con la sua ricchezza e con la sua bellezza diffonde la conoscenza della lingua italiana all’estero, rappresenta l’identità culturale italiana.
È motivo di orgoglio, per noi Italiani, apprendere la notizia del riconoscimento del Canto lirico italiano nel Patrimonio Immateriale Unesco; e mi sono chiesta: quali emozioni suscita tale riconoscimento in un cantante lirico italiano?
L’ho chiesto a un’eccellenza del mondo della lirica italiana che ha viaggiato molto all’estero: al Direttore del Cilento in Opera Festival, il Maestro Maria Pia Garofalo, giovanissima Soprano cilentana che, formatasi al Conservatorio Martucci di Salerno, ha debuttato a 15 anni nella Cavalleria Rusticana, ha vinto oltre dieci primi premi assoluti in Italia e all’estero, ha tenuto concerti al Teatro Verdi di Salerno, al Palazzo Zavallos di Napoli, a Casa Verdi a Milano, ha aperto la stagione 2023-2024 al loggione del Teatro alla Scala di Milano e collabora con l’Orchestra Filarmonica di Vienna. “L’Opera Lirica è sempre stata il nostro grande tesoro, si potrebbe definire una Regina che finalmente ha una corona da indossare. È un peccato che sia passato tutto questo tempo per riconoscere un valore, come dire, ovvio. È una grande emozione, in quanto noi musicisti che viviamo di Opera abbiamo una responsabilità da salvaguardare ovvero uno scrigno di gioielli preziosi. Molto spesso però vedo che non tutti ne salvaguardano l’importanza, come di recente i registi d’opera stravolgono la bellezza autentica delle storie, rendendole uno scempio, delle volte si dovrebbe capire che non serve a nulla voler “modernizzare” qualcosa di già autentico e pulito, si dovrebbe mantenere la tradizione, portando ancora di più alla luce la bellezza con tecnologie moderne. E soprattutto conoscere le storie, le ambientazioni e i caratteri dei personaggi. Secondo il mio parere non tutti si rendono conto, ripeto di questa responsabilità che hanno, io ho una visione molto tradizionale dell’Opera per quanto riguarda la regia”, le parole del Soprano Maria Pia Garofalo.