Attualmente, il sistema territoriale del Fiume Marecchia è cambiato anche dalla scelta operata in anni recenti dai comuni dell’alta vallata di “passare” – per via referendaria – dalla provincia di Pesaro – Urbino alla provincia romagnola. Infatti, la vallata del Marecchia mostra dinamiche fondate essenzialmente su agricoltura e produzioni manifatturiere. È quindi essenziale perseguire un disegno strategico che consenta di rafforzare l’integrazione del sistema territoriale, sia al proprio interno che – ad una scala più ampia – con il proprio polo urbano di riferimento; d’altro canto, serve “mettere in valore” i fattori e peculiari della vallata, promuovendo la crescita di economie innovative e ben radicate nelle risorse locali.
Un elemento di valore riconosciuto è dato dal paesaggio, frutto dell’interazione storica uomo-ecosistema, fatto di emergenze geologico – morfologiche e di qualità dell’ambiente naturale nonché di un consistente patrimonio storico – culturale materiale e immateriale, che include una storia territoriale importante che dalla civiltà dei Villanoviani, dall’Impero Romano e dall’esarcato bizantino, attraversa Medioevo e Rinascimento per giungere fino all’epoca contemporanea.
La Val Marecchia, pertanto, assume la “qualità del paesaggio” su cui innestare la propria “filiera cognitiva”, assumendolo come fattore sul quale incardinare le proposte d’interventi di sviluppo territoriale: articolare azioni pubbliche e private in grado di offrire
lavorare sull’attrattività della Val Marecchia, sia nei confronti di chi vi è nato o comunque vi risiede per ragioni o scelte di lavoro, sia verso i visitatori che si intende attrarre in relazione alla qualità ed all’identità dei luoghi, costruendo e strumentando opportunamente una “destinazione – Marecchia”, da valorizzare nel contesto più ampio delle azioni di promo-commercializzazione che verranno realizzate dalla “Destinazione Turistica Romagna”.
Lo scenario desiderato per l’area progetto è caratterizzato dai seguenti tratti principali:
– i comuni dell’area consolidano ed estendono le esperienze di gestione associata dei servizi, rafforzando competenze e capacità di gestione di progetti complessi, con un migliore coordinamento ed integrazione sia tra loro, sia nei confronti delle imprese locali, per un sistema locale maggiormente organizzato ed attrattivo per nuovi residenti e per i visitatori;
– i servizi sociosanitari, potenziati e rafforzati, anche digitalmente, accrescono le capacità di cura, assistenza e integrazione sociale di cittadini, anziani e soggetti deboli, per migliorare l’assistenza nei luoghi di vita;
– il sistema della mobilità cresce di scala e viene gestito su scala intercomunale, con servizi flessibili e a richiesta, superando le difficoltà di una domanda spesso dispersa di aree a bassa densità demografica, che trova oggi risposta esclusiva nella mobilità privata; parallelamente il territorio diviene più fruibile per i visitatori, mediante percorsi, servizi, strutture ed infrastrutture per cicloturismo, ben organizzati alla scala dell’intera vallata ed in forma integrata col distretto turistico costiero, con ciclovie che interessano l’area montana, la vicina San Marino ed il crinale appenninico;
– le fonti di energia rinnovabile vengono promosse valorizzando le biomasse di origine forestale e zootecnica anche come opportunità di business, orientando la comunità verso una maggiore autonomia energetica, contribuendo alla manutenzione del territorio, creando opportunità di occupazione e reddito e stimolando l’uso razionale dell’energia;
– il paesaggio – nelle sue componenti del fiume, delle colture agrarie e dei pascoli, delle foreste, del patrimonio storico e culturale, ecc. – diviene oggetto di gestione integrata alla scala di vallata, mirato alla conservazione e valorizzazione delle risorse, nel cui ambito:
-si promuove l’integrazione del reddito di aziende agricole multifunzionali, che contribuiscono alla manutenzione e difesa del territorio ed al contrasto al dissesto idrogeologico;
-il turismo slow si organizza come sistema d’offerta di Marecchia, riducendo la stagionalità e specializzando le funzioni ricettive in relazione alla segmentazione della domanda espressa dai potenziali visitatori rispetto alla fruizione del territorio e dei prodotti delle filiere agroalimentari;
– il sistema dell’istruzione e della formazione sviluppa, per bambini e ragazzi, un’offerta più qualificata di strutture e servizi didattici, più vicina ai bisogni espressi dal sistema locale e dal disegno di sviluppo che la comunità intende perseguire;
– su un arco di tempo medio – lungo, si stabilizza e si inverte il processo di invecchiamento della popolazione, si riequilibrano le classi di età per effetto del movimento naturale e migratorio.