Fatti che valgono più di un milione di parole… Grazie a Corleto Monforte che salva il nostro essere “umani”. Sto parlando di un progetto pilota che ha portato a Corleto Monforte 20 famiglie di immigrati ricollocate in una ex scuola ristrutturata.
A promuovere l’iniziativa è stata la prefettura di Salerno, guidata dal Dott. Francesco Russo; in accordo con il comune retto dal sindaco Filippo Ferrara. Senza dimenticare l’apporto essenziale dell‘Istituto di Ricerca e Didattica Ambientale (Fondazione I.RI.DI.A.) che ha dato vita a un Museo Naturalistico, vero vanto del Parco Del Cilento Vallo di Diano e Alburni (PNCVDA).
Infatti, è stata proprio la fondazione IRIDA, presieduta da Giuseppe Capozzoli, a progettare la ristrutturazione dei locali in funzione utile per accogliere scolaresche, famiglie e, in questo caso, adattarsi a ridare vita e speranza a venti famiglie di un futuro migliore di quello a cui erano destinati.
“Per tre mesi le famiglie rimarranno nella struttura e poi saranno ricollocate in abitazioni situate nel centro storico del borgo.” Se poi si considera che, come tanti dei circa 60 piccoli comuni situati nel perimetro del PNCVDA, sono quasi del tutto disabitati, ecco che si compie un miracolo multiplo:
· Si accolgono dignitosamente uomini, donne e bambini che, per disperazione lasciano i loro paesi di origine;
· Si implementa il numero dei bambini che frequentano le scuole, altrimenti destinate a chiudere;
· Si immettono nel sistema paese forze giovani disposte a svolgere lavori che altrimenti sarebbe impossibile trovare in loco come potenziali manovali, falegnami, muratori, badanti per le persone anziane…
· Si rivitalizzano alcune delle tante case e vie “chiuse” per mancanza di vita vissuta!
Per la verità ci sono state altre esperienze fatte in altri piccoli borghi del PNCVDA, e le popolazioni autoctone non hanno disdegnato di apprezzare il “portato” positivo che la vita nuova ha fatto rinascere.
La pratica di umanità che è arrivata agli onori della cronaca nazionale grazie alla trasmissione “Porta a Porta”, condotta da Bruno Vespa, vale molto di più di tanti dibattiti dove si ragiona o, peggio ancora, ci si “accapiglia” sulla “pelle” degli altri per far valere ipotesi di soluzione di annosi problemi.
In realtà, con un po’ di buon senso e un serio piano di accoglienza mirata e controllata, potrebbero aiutarci a superare criticità molto più grandi che sono in gioco: culle vuote, scuole chiuse, borghi disabitati, assistenza agli anziani, riduzione delle entrate destinate alla previdenza, forza lavoro che cercano centinaia di aziende …
Non è dato sapere se il progetto pilota avviato da prefettura di Salerno e comune di Corleto Monforte, saprà stimolare altri sindaci responsabili e funzionari dello stato a fare altrettanto; ma una cosa è certa! Nessuno può negare che l’idea è vincente sotto tutti i punti di vista …