Il sindaco di Piaggine, Renato Pizzolante, con il plauso dell’intera amministrazione comunale di Piaggine, ha deciso di caratterizzare la struttura avveniristica progettata quando era sindaco Angelo Ciniello. L’edificio eretto e completato dalle amministrazioni che si sono succedute, si erge lungo la vecchia via “per Laurino” ed è collegata con il convento dei “cappuccini” (anch’esso rifatto più volte) in attesa di un “ruolo” con annessa la chiesa del Carmine e che si affaccia sulla piazza Vittorio Veneto e sull’altra strada, moderna, della Madonna delle Grazie.
Sindaco e amministrazione lo ha fatto “intestando” il centro polifunzionale proprio al Dott. Ciniello con lo scopo di farne un “Centro studi e ricerca”. Intanto, la struttura è affidata, ad un gruppo di giovani volontari che la utilizzano per incontrarsi e immaginare un futuro prossimo; si tratta del Forum dei giovani composto da Scala Ermelinda, Rubano Alice, Chiacchiaro Giada, Mastrogiovanni Louis, Pipolo Gaetano, Pizzolante Carmen, Rizzo Angelo, Roselli Angelo, Di Cesare Antonio, Coccaro Silvio, D’Angelo Antonio.
La sala riunioni trabocca di gente che, con tutti i posti a sedere e in piedi occupati, “tracima” anche sulle scale esterne dalle quali, grazie alle grandi vetrate, si può assistere alla cerimonia che inizia con “inusuale” puntualità: alle 17 in punto. È il sindaco Pizzolante che legge e propone all’approvazione del Consiglio la delibera con la quale sarà decretata l’istituzione del “Centro Studi Dott. Angelo Ciniello”.
In prima fila siedono la moglie di Angelo, Maria Teresa; i tre figli, Carmelo, Francesco, e Lorenzo; Carmelo Conte, Antonio Conte, Luigi Morena, Angelo Rizzo e, a seguire, sindaci e amministratori locali che con Ciniello hanno condiviso storie di vita e lotta politica.
In un mondo circoscritto in poche centinaia di “anime” gli screzi, le divergenze, i cambi di schieramento … e relative composizioni sono di routine, per cui nessuno è sorpreso dei riconoscimenti postumi delle qualità morali, umane e professionali del compianto ex sindaco.
Su questa scia intervengono il sindaco di Felitto, Carmine Casella; Antonio Pipolo, ex sindaco di Piaggine; il sindaco di Sacco, Franco La Tempa, che lo ha ricordato come “l’amico burbero”;
Angelo l’amico burbero ma d’incontro. L’intervento di L. Morena, già compagno di scuola in 1^ elementare (insieme anche al sottoscritto), testimonia la disponibilità del veterinario “infaticabile” diventato un punto di riferimento per gli allevatori della valle del Calore.
Ma è Carmelo Conte che si incarica di richiamare l’attenzione sul fatto che “spendere il nome di Angelo Ciniello dare un nome ad una struttura non sia solo una formalità!”
Intitolare la struttura non sia una formalità. Al contrario, sia l’occasione di una presa di coscienza della comunità per una ripartenza per Piaggine dando significato e concretezza al rilancio culturale del paese che può e deve riscrivere la sua storia con idee capaci di definire la sua identità. Si può farlo riaccendendo il nocciolo duro del suo essere ‘stato’ rigenerando ’energia civica’ capace di riaccendere i motori della politica del fare!”
A questo punto tocca a M. Teresa, moglie di Angelo, rendere grazie a quanti sono accorsi ad onorare la memoria del marito. Chiede che “questo edificio diventi un luogo di studio per i giovani di oggi e per le future generazioni. Che l’aver intitolato il Centro studi ad Angelo Ciniello sia da sprone ed esempio di un ‘figlio orgoglioso di Piaggine che ha vissuto la professione veterinaria e l’impegno politica in modo totale confidando sempre nei rapporti leali con tutti’. Solo così si potrà onorare la sua memoria in modo sostanziale!”
Per rimanere in tema di coerenza, vale la pena ricordare che nel bilancio comunale sono stati accantonate anche le risorse necessarie per dare concretezza a progetti tesi a rendere il centro studi pienamente operativo; si tratta dei fondi spettanti all’indennità di sindaco che Ciniello ha rimesso nella disponibilità del comune da destinare ad “opere di bene” ed utili alla crescita della comunità. Su quest’ultimo punto la stessa M. Teresa ha riconosciuto che il sindaco, Renato Pizzolante, ha già espresso il suo parere positivo.
Infine, è stata scoperta la targa davanti all’ingresso e poi tutti sciamano verso la piazza Vittorio Emanuele che, sempre di più, è l’emblema del tranquillo scorrere del tempo che, d’estate, sa dilatarsi fino a quando la sera diventa notte e, questa, si stiracchia fino ad incontrarsi con l’alba per scambiarsi il posto!