Stupitemi Dèi, lasciate che tra le vostre braccia si culli gioioso l’amore, affinché esso cresca generoso e materno, per ristorare i cuori dell’umano sentimento, e non consentire a nessuna ombra, o nube oppure uomo, di oscurare il sentiero delle stelle, che nell’essenza del loro essere Donne, ci donano l’effluvio della Vita! [“Alle Donne”, Cit., G. T., 2023]
C’è un mondo intorno a noi che spesso è nascosto agli occhi di chi non vuol vedere. Esso esiste, vibra ed emette un suono inconfondibile, che si espande, echeggia e affligge, in quanto mesto si rifugia nella sordità di chi non vuole ascoltare. Aprire gli occhi, udire e …riflettere! Questo ci tocca fare se desideriamo essere capaci di vivere ed elargire il senso e lo scopo del nostro essere parte dell’umanità.
Vi sono modi e modi per abbellirci in questo pensiero, ma uno in particolare si rivela più significativo e rappresentativo degli altri. Questo è il narrare; il raccontare la realtà attraverso i racconti di vita, e se ciò accade nella magica arte teatrale, e da qui anche in letteratura, ecco che tutto quanto si amplifica, diventa penetrante nelle altrui menti e delicatamente si impiantano nei nostri pensieri, affinché tutto diventi più chiaro, comprensibile e soprattutto condiviso. Realtà raccontate in opere teatrali, fatti veri, vissuti, momenti di vita consumati che vengono, con la stessa bravura del recitare, riportate in un’opera scritta, degna di essere letta con profonda riflessione.
È ciò che ho fatto nel leggere e rileggere il libro di Biancarosa Di Ruocco, nel quale ho trovato una intensa ed immediata condivisione di emozioni. Tra l’altro dall’autrice, eccelsa attrice teatrale, non ci si poteva aspettare che un libro denso di una forza narrante unica e inconfondibile; la quale induce il lettore nel proseguire alla lettura e ad interrogarsi, in qualche maniera, su queste verità alle quali non sempre doniamo la giusta dose di attenzione, come individui, come società, come istituzioni.
Biancarosa Di Ruocco è attratta dal teatro e dalla recitazione sin dalla giovane età, interesse che diventerà poi negli anni una vera passione, che svolgerà con grande professionalità e bravura. Una grande interprete, oltre che regista, che impernia la sua eccezionale dote artistica in vari generi teatrali, dalla commedia al dramma, senza tralasciare la tragedia greca, come ad esempio la sua interpretazione nel ruolo di Agave, nell’opera tragica Dionysos, estratta dalle Baccanti di Euripide.
Donne, edito da Largo Libro con la presentazione di Milena Esposito e la prefazione di Emiliano Spira, è un libro che non si discosta molto dall’opera teatrale, in quanto scritto con la stessa sensibilità e identico sentimento di creare la giusta empatia con il lettore, così come accade in teatro tra gli attori e il pubblico astante.
Ecco allora che il sipario non si chiude del tutto, e lascia intravedere queste storie che prendono forma e narrazione su pagine di un libro, scritto non solo con passione e sentimenti ma anche con un senso letterario che al lettore non potrà sfuggire e che farà proprio per aprire la sua mente alla riflessione su temi che oggi, come ieri, dobbiamo tutti porre maggiore attenzione.
È un concentrato di emozioni, che spalmato su due monologhi, affronta a viso aperto e con coraggio, l’argomento violenza sulle Donne. Monologhi teatrali che diventano anche un libro per il delicato tema affrontato. Un dialogare con se stessi, un gridare nell’oscuro abisso del silenzio e avere la forza di reagire, a qualsiasi prezzo, per cercare quella tanto sospirata, sacrosanta e legittima libertà da prepotenze, violenze e paure.
Il coraggio di una Donna, il coraggio delle Donne! Ed è proprio in questi monologhi, che Biancarosa Di Ruocco ha impresso su un libro che va letto assolutamente da chiunque, dove gira quel mondo che spesso facciamo finta non esista, che non guardiamo; dove si ode quel suono di dolori, di rabbia, di aiuto, al quale non diamo ascolto. Con lo stesso coraggio di questa brava attrice e autrice, che ha portato in scena e in stampa il delicato tema della violenza sulle Donne, dobbiamo tutti impegnarci in questa lotta che pare non abbia fine, a meno che ognuno di noi non faccia la sua parte e reciti sul grande palcoscenico della vita il suo ruolo di suggeritore, affinché mai più nessun’altra Donna possa trattenere il respiro, o domandarsi nel profondo silenzio degli altri “Cosa mi hai fatto? – Cosa mi sono fatta?”.