“Fontainemore Borgo Alpino”. L’intervento rafforza il valore delle risorse che già operano nel territorio del comune di Fontainemore, in provincia di Aosta, per sviluppare sinergie e nuove opportunità tra i professionisti. Verrà realizzato un polo dedicato alla promozione della filiera agroalimentare locale e creato un centro di eccellenza agroalimentare (Convivium) composto dalle aziende del settore agricolo, lattiero caseario, dell’allevamento e della trasformazione dei prodotti alimentari. Sarà recuperata e restaurata l’antica casa parrocchiale, convertita a destinazione alberghiera. Verranno predisposti percorsi pedonali storici e sarà valorizzata l’intera filiera castanicola così come quella della toma di Gressoney. Si potenzieranno le infrastrutture di telecomunicazione e della connettività a vantaggio dei lavoratori da remoto e delle imprese.
La storia
Fontainemore, è un comune italiano di 435 abitanti della Valle d’Aosta posto nella valle del Lys, a circa 10 chilometri di distanza dal suo imbocco a Pont-Saint-Martin. È il comune più orientale della regione Valle d’Aosta. Il toponimo Fontainemore deriva probabilmente da un’antica fontana denominata in francese «Fontaine de Saint-Maur», delle lucciole presenti nelle sue acque l’avrebbero resa fluorescente. Un’altra teoria afferma che il toponimo deriverebbe da «Fontaine de la mort» in francese, cioè Fontana della morte in italiano, a causa della presenza di arsenico nelle sue acque. Storia Secondo una leggenda, nel 543 il monaco San Maurizio raggiunse un piccolo villaggio della Valle del Lys provenendo da Oropa attraverso il Col de la Balme. Dalla pietra su cui si sedette sulla piazzetta del villaggio sgorgò dell’acqua. Egli esortò allora la popolazione a costruire una cappella da dedicare a Sant’Antonio abate, che fu terminata nel VII secolo. In ricordo di questo evento, il paese fu chiamato “Fontaine-Maure” (dal francese, lett. “Fontana Maura”). Un’altra leggenda narra che il toponimo deriva da “Fontana Mora”, cioè “Fontana scura”, a causa del colore dato dalle alghe sul fondo.
La parrocchia di Fontainemore
La cappella di Sant’Antonio divenne il luogo di culto per la popolazione locale, dove una volta alla settimana si recava un prete da un villaggio vicino per celebrare la messa. Nel 1732, fu costituita la parrocchia di Perloz, e quella di Fontainemore ne fece parte fino al 29 settembre 1483, quando le richieste insistenti della popolazione furono accolte. Ciononostante, la parrocchia di Fontainemore divenne indipendente a quella di Perloz solo nel 1693
Il progetto sul Boure de Gris
Il recupero del borgo di Fontainemore non avrà solo fini architettonici, ma ancor di più servirà a cambiare il
destino della località nella media Valle del Lys, per giovani e residenti.
Il borgo di Fontainemore sostanzialmente coincide con il capoluogo ed è abbandonato e
lasciato in condizioni fatiscenti, con problemi legati pure all’agibilità delle abitazioni.
Le case situate a Boure de Gris sono in pessimo stato e sono a rischio crollo!
L’idea è rendere di nuovo vivo il paese ha lo scopo di farà del bene alla comunità e, al tempo stesso, generare ricadute positive pure per le località vicine. Infatti, Perloz, Lillianes, Issime e Gaby potranno giovarsi delle ricadute dell’intervento.
Gli interventi previsti sono trenta e prevedono la riqualificazione architettonica sulla Riserva del Mont Mars e la valorizzazione della castanicoltura da frutto; il miglioramento dell’attrattività turistica con la creazione di una ricettività diffusa e il recupero della casa parrocchiale (Hôtel du Curé), di Chambres d’Histoire negli altri edifici del borgo, la realizzazione di Spazio Calmo, un coworking; la valorizzazione del Cammino di Oropa; la
promozione di una mobilità sostenibile con l’acquisto di mezzi elettrici e e-bike.
Si prevede poi lo sviluppo di una filiera agroalimentare con la nascita di un Convivium Alpinum, il recupero di
antiche colture una rigenerazione sociale con la creazione di residenze per famiglie, cohousing per anziani, un Borgo dei bambini per le attività extrascolastiche e infine interventi alle infrastrutture con il restauro
dell’antico ponte di pietra, la realizzazione di una passerella all’ingresso sud del borgo, di un percorso
pedonale a sbalzo sul ponte Lys e di parcheggio.