Se volessimo trovare un luogo ideale nel quale mettere insieme le generazioni, dimenticandoci per un po’ delle fratture e dei burroni della storia, quel luogo sarebbe sicuramente abitato dalla musica.
I Boomers ascoltano Franco Battiato tanto quanto quelli della Generazione X o i Millennials. La Gen X e i Millennials conoscono i Subsonica e i Maneskin e canticchiano “sono fuori di testa, ma diverso di loro” – ribadendo una distanza che si sente inevitabilmente dolorosa – così come fanno gli Z o Centennials, e gli Z cantano nei concerti con gli Alpha, questi ultimi accompagnati da zii e genitori che, accanto a loro, intonano versi indie e rap dei Coma_Cose o di Geolier.
Il Meeting del Mare attraversa ventisette e più anni di storia dello spettacolo fatto a casa nostra. Una giostra imponente e importantissima, che ha vissuto fasi e fortune alterne, ma che non ha smesso mai di richiamare con la campanella dell’incontro chiunque avesse voglia di stare insieme ad altri. Altri DAVVERO, tutti diversi ma, in fondo, sempre gli stessi, tutti noi – che ci stringiamo sotto le transenne per sentire la musica più forte, che ci emozioniamo su un verso che ci restituisce un ricordo, che chiediamo un mondo più giusto.
L’edizione 2023 ha riaperto le porte nei giorni 1, 2, 3 e 4 giugno, come sempre nello splendido scenario della Baia di Lentiscelle, a Marina di Camerota.
La quantità di persone accorse al grido “DAVVERO” è stata entusiasmante. Sembra un bellissimo segnale di un’umanità (giovane, giovanissima e meno giovane) che si è stancata degli imbrogli e delle bugie, e si è stancata davvero, e con lo stesso coraggio dei bambini, per citare Geolier, il ventitreenne rapper italiano che nella serata di ieri ha fatto il pienone, decide di affrontare ogni cosa senza filtri, anche il marcio di danimarca.
Non piace molto che i concerti di prima serata siano a pagamento, diversamente da molte edizioni passate, ma forse va bene se questi stracci di carta finiscono per servire qualcosa di utile, una volta ogni tanto. In tempi in cui l’arte e la musica soffrono le conseguenze della svalutazione dei secoli della tecnica, si può cominciare ridando loro un valore economico, immaginando che, per le generazioni future, possa non essere più necessario e la cultura, tutta, sia patrimonio davvero riconosciuto dal Pubblico Stato perché pubblico patrimonio, tanto quanto il mare e le meravigliose spiagge della nostra costa e la luna, che ieri sera era pienissima.
Per i Boomers e per gli X, per i Millennials (come me) e per tutti gli straordinari Centennials e Alpha che in questi giorni hanno dato dimostrazione di volere indietro lo stare insieme, quello bello, che abbraccia le generazioni, il Meeting del Mare 2023 è davvero “uno straordinario modo di salvarsi.”
F.S.R.