Il portavoce di Fratelli d’Italia di Teggiano Paolo Carrano scrive una lettera aperta al presidente della Regione Campania De Luca, all’assessore Regione Campania all’agricoltura Bonavitacola, al presidente del Consorzio di Bonifica Vallo di Diano e Tanagro Curcio dal tema: gli agricoltori del Vallo di Diano hanno bisogno di risposte immediate ma soprattutto di una visione strategica. “Con dissapore, spiace ritornare ancora una volta su un argomento particolarmente a cuore e sul quale avrei sperato in una convergenza di vedute disapprovando e sconfessando l’atteggiamento prevaricante e opprimente verso la ns cittadinanza da parte del Consorzio di Bonifica Integrato Vallo di Diano e Tanagro, con le sue ingiustificate richieste di pagamento nei confronti dei consorziati danneggiati a seguito dell’eccezionale fenomeno climatico che ha colpito il Vallo di Diano ad inizio Dicembre dello scorso anno e quelle del mese di Gennaio del 2023 – afferma – con grosso rammarico mi corre l’obbligo rappresentare, che tali eventi hanno fiaccato la resistenza di molte aziende che hanno visto locali allagati, merce danneggiata e inservibile, mancati guadagni, in un periodo di gravissima crisi economica. In un momento davvero delicato, particolare e per certi versi drammatico per l’agricoltura a causa dell’aumento delle materie prime, del calo del potere di acquisto e, soprattutto dell’incremento pazzesco delle tariffe energetiche e del perdurare di uno stato di allagamento del nostro Vallo di Diano senza troppi precedenti, la nota assume davvero un significato importante”. Poi si continua a leggere nella missiva: “Si chiede una grande sensibilità e vicinanza nei confronti dei propri Consorziati da parte del Consorzio di Bonifica Integrato Vallo di Diano e Tanagro e da parte della politica Regionale e del comprensorio valdianese. Va da se che la legittimità dell’imposizione fiscale deve derivare, non soltanto dalla fruizione meramente astratta dell’attività di bonifica dei Consorzi, ma dalla fruibilità concreta da parte dei proprietari, conseguente alla stessa imposizione solo in presenza di un beneficio fondiario per l’utente l’insussistenza del beneficio fondiario sia sotto il profilo della sua obiettiva inesistenza, sia in ordine ai criteri con cui il Consorzio abbia quantificato il contributo. Una cittadinanza indifesa e perplessa sul da fare, aspetta dalle istituzioni, come tante volte sollecitate, azioni urgenti e risolute, restare in silenzio e non mobilitarsi vuol dire perdere un’utile occasione per difendere i cittadini del Vallo di Diano, vittime di un danno da allagamento e vessati da una imposizione al pagamento”. Poi conclude: “Alla luce di queste semplici ed evidenti considerazioni, si sollecita e si chiede alle SS. VV. a sospendere l’invio degli avvisi ai contribuenti e si valuti una ridefinizione dei contributi stessi, attraverso una netta riduzione per tutta l’area danneggiata presente all’interno del comprensorio del Consorzio di bonifica Integrato Vallo di Diano e Tanagro. Tale intervento, oltre ad essere segno di equità rispetto a una situazione drammatica delle produttività aziendali dei contribuenti interessati, evidenzierebbe una utile attenzione nei riguardi di questo territorio Vallese, che invece ha grande necessità di sostegni per la sua ripresa sotto i profili produttivo, ambientale e paesaggistico”.