LA NATURA
La zona di Pian Cavallo rappresenta una tra le aree naturalisticamente più importanti della Liguria per l’estesissima copertura boschiva di grande qualità, costituita da lariceti, pinete a pino silvestre, faggete, formazioni arboree miste mesofile. E’ inoltre una tra le zone carsiche di maggior rilievo a livello europeo per le numerose e maestose manifestazioni epigee ed ipogee (grotte, cavità, sifoni). Di particolare spettacolarità la forra di incisione della Gola delle Fascette (circa 600 m di sviluppo), al confine con il Piemonte. La dorsale Monte del Monte Saccarello – Monte Frontè – Monte Monega si distingue come il comprensorio montuoso più elevato della Liguria (2.200 m), caratterizzata da praterie magre e terreni erbosi. Nell’area del Monte Monega compaiono praterie e boschi di caducifoglie (in particolare la magnifica faggeta di Rezzo) e la pastorizia costituisce elemento di mantenimento di un elevato livello di biodiversità. La presenza del substrato calcareo nella porzione nord occidentale della valle Argentina si manifesta con forme carsiche di superficie e con lo sviluppo di pareti subverticali (falesie di Realdo e Loreto), gole di incisione e forme ipogee Il comprensorio del Monte Gerbonte – M. Toraggio/Pietravecchia, estremamente scenografico, ospita habitat molto differenziati e un elevato numero di specie endemiche. Nell’area è compresa la Foresta Demaniale di Gerbonte di 622 ha, una foresta ancora in evoluzione in conseguenza dei numerosi rimboschimenti, dove abeti e pini silvestri sono accanto a faggi, aceri e larici secolari. I massicci selvaggi e suggestivi del Monte Toraggio e del Monte Pietravecchia vengono riconosciuti come straordinari nell’ambito dell’intera catena alpina: il substrato geologico, la vicinanza al mare di cime prossime o superiori ai 2000 m, l’alternanza di periodi glaciali e interglaciali hanno infatti determinato microambienti con presenza di un numero elevatissimo di specie floristiche di enorme interesse biogeografico I rilievi sono caratterizzati dalla presenza di pareti subverticali e, in specie in corrispondenza della Gola dell’Incisa tra i monti Pietravecchia e Toraggio, di fenomeni deformativi resi ancor più evidenti dall’erosione selettiva operata sui diversi litotipi; numerose sono le forme carsiche tanto di superficie quanto ipogee. La Foresta Demaniale di Testa d’Alpe costituisce uno dei più bei boschi liguri a dominanza di abeti bianchi, aceri di monte e pini silvestri; le zone di crinale ospitano in prevalenza una vegetazione erbacea di grande importanza avifaunistica. La valle del Torrente Barbaira, dal fascino selvaggio, ospita laghetti e cascate di interesse naturalistico e grande pregio paesaggistico. Il substrato calcareo, calcareo arenaceo e a calcari nummulitici presenta numerose cavità ipogee che rendono l’area di notevole interesse speleologico. LA FAUNA La zona più prettamente alpina è uno degli aspetti senz’altro più interessanti e significativi del territorio del Parco, se si considera l’estrema vicinanza con l’ambiente mediterraneo e il clima decisamente temperato della fascia costiera. Il territorio, al confine tra Piemonte e Liguria, è ricco di contrasti ambientali dovuti proprio alla sua particolare posizione geografica, che in pochi chilometri in linea d’aria consente di passare dal livello del mare ad oltre 2000 metri di altitudine. Risalendo le vallate il clima mite della costa si propaga sino alle pendici dei monti, determinando un’eccezionale biodiversità, con numerose specie segnalate di importanza comunitaria.
LA FLORA
Nel Parco delle Alpi Liguri ogni visita diventa una sorpresa: in poco più di un’ora d’auto si passa dal mare alla montagna, tra la Riviera dei Fiori e la Costa Azzurra dietro l’angolo sino alla vetta del Saccarello e alla stazione sciistica di Monesi. Non si fatica a trovare un “perché” a questo Parco: eccezionale biodiversità, ovvero una straordinaria alternanza di ambienti naturali all’interno di uno spazio ridotto, che nel corso delle ere geologiche ha creato un vero mosaico di specie vegetali, molte delle quali endemiche (cioè esclusive di questo territorio) e al limite del loro areale di appartenenza.
LA GEOLOGIA
Movimento e contrasti sono parole chiave nella geologia del Ponente Ligure, grazie al continuo susseguirsi di affioramenti di rocce compatte, rilievi aspri e pareti verticali o a strapiombo: gli appassionati di arrampicata possono infatti provare la loro abilità fra le cime dei Monti Toraggio e Pietravecchia (Val Nervia), nelle profonde insenature della Gola di Loreto (Valle Argentina) o sugli elevati bastioni a nord di Piancavallo (Val Tanarello).