Sarà presentato domenica 26 febbraio (ore 17,30) a Padula, presso la Sala Cultura “Giovanni Russo” del Circolo Sociale “Carlo Alberto” il libro di Domenico Mancusi “L’intreccio di Palazzo Galasso”. Dopo il saluto introduttivo della Presidente del Circolo, Rosanna Bove Ferrigno, il programma prevede gli interventi di Michele Cimino (Sindaco di Padula), Michele Laurino (Sindaco di Sant’Angelo Le Fratte), Giuseppe D’Amico (Giornalista-Scrittore, Direttore Resp.le del giornale online “vallopiu.it”), Michele Pacella (di Sant’Angelo Le Fratte) e Giuseppe Vinci (Giornalista responsabile della comunicazione del Polo Bibliotecario di Potenza). Sarà presente l’Autore. La manifestazione si avvale della collaborazione della Banca Monte Pruno e della Tubifor. L’idea di scrivere il libro nasce a seguito di una indagine tecnica condotta dall’Autore (di professione ingegnere) su Palazzo Galasso, attuale sede del Municipio di Sant’Angelo le Fratte. Scrive in proposito l’Autore: “Palazzo Galasso era in abbandono da tempo. Incuria e il terremoto dell’Ottanta avevano inflitto allo stabile danni enormi. Penetrai la prima volta all’interno del pericolante edificio nel 1987, fui colto allora da strani presentimenti, tuttavia, al di là del lavoro, dell’altro mi spingeva lì dentro. L’edificio nobiliare ormai aveva le sembianze di una Ghost Town, da tanti giornalisti letti avevo appreso come siffatti luoghi fossero pieni di pericoli e misteri. Fu proprio la copertina di un fumetto a farmi luce: ebbe a segnarmi la strada che mi condusse alla scoperta del segreto racchiuso all’interno del palazzo. Il rinvenimento trascinò dietro di sé una tragica storia di quattro secoli prima”. La Basilicata è un posto dove più che altrove si fa fatica a non sentirsi stranieri in patria. Fosse vero, un non basilicatese, sollecitato dalla mia affermazione, potrebbe trovare stimolo a saperne di più della mia terra. Ebbene, l’occasione potrebbe materializzarsi attraverso questo romanzo edito dalla Montag. E dunque ecco l’intreccio: nel 1988 la scoperta del segreto nascosto all’interno di Palazzo Galasso accompagnerà il lettore nella lontana e luterana Inghilterra degli inizi del Seicento. Per tutto ciò, la narrazione farà giungere in questi nostri luoghi della Valle del Melandro e del Vallo di Diano un giovane carpentiere, a cui il genitore, nativo di Sant’Angelo Le Fratte, ha trasmesso gli insegnamenti del mestiere, ma soprattutto uno stile di vita. È lui, Francis, il vero protagonista del romanzo. Ho evitato l’eccedenza di descrizioni fisiche per il personaggio Francis, all’unico scopo di esaltarne la spiritualità. Del trentacinquenne protagonista, sotto l’aspetto corporeo, sappiamo solo che possiede buona prestanza fisica… ma ciò che mi premeva valorizzare nella descrizione era un certo genere di essenza che sopravvive, ancora adesso, solo tra noi genti lucane.
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