Il consigliere regionale Tommaso Pellegrino risponde alla carenza di personale medico e infermieristico nelle strutture sanitarie in Regione Campania. “Purtroppo c’è un problema serio per quanto riguarda la carenza di personale sanitario in particolare di medici in tutto e non soltanto nel territorio del Vallo di Diano ma in tutte le strutture di periferia, in tutti i plessi ospedalieri di periferia, in tutte le aree interne – afferma Pellegrino – non a caso abbiamo posto con forza nell’ultimo consiglio regionale tale problematica, abbiamo approvato una mozione invitando i direttori generali a fare anche dei concorsi dedicati per i plessi ospedalieri delle aree interne di periferia per cercare di avere qualche risorsa in più per evitare il rischio chiusura di molti reparti che oggi non hanno medici. Questo è un dato di fatto. Allora con dei concorsi dedicati per i singoli plessi ospedalieri, chi potrà partecipare al concorso sa che almeno cinque anni dovrà stare in quella struttura”. “Siccome c’è bisogno di intervento nazionale per quanto riguarda alcune forme di incentivazione, anche qui è un altro dei punti centrali – prosegue – oggi se si individuano forme di incentivazione per le aree più disagiate, per la presenza del personale sanitario negli ospedali di aree interne o di periferia, certamente andiamo a colmare e ad affrontare questa criticità in maniera più concreta. Però c’è bisogno di un intervento nazionale che dia delle forme di incentivi così come succede per altre categorie professionali. Quando si sceglie un’area disagiata ci sono delle forme di incentivo anche per quanto riguarda la carriera, cioè un anno di permanenza che vale due dal punto di vista dei fini pensionistici, bisogna dunque studiare che forme che attengono non alla regione ma attengono al governo quindi noi chiederemo e stiamo chiedendo con forza con il presidente De Luca e con la regione Campania di attivarsi in questa direzione per ciò che compete la regione Campania ovviamente stiamo mettendo in campo tutte le misure possibili e immaginabili per evitare e scongiurare la chiusura di reparti e anche di ospedali. Non sottovalutiamo il rischio di chiusura ospedali laddove c’è una carenza importante soprattutto nelle aree periferiche, una carenza importante di medici e di personale sanitario. Quindi ritengo che almeno facendo dei concorsi dedicati così almeno la mozione che abbiamo approvato in consiglio regionale iniziamo ad affrontare questo problema in modo più concreto per dare delle risorse in termini medici. D’altra parte, la battaglia che ha fatto il presidente De Luca per avere più fondi nel reparto della Sanità nazionale va in questa direzione. I soldi in più che abbiamo avuto, lo abbiamo già comunicato, saranno utilizzati per assumere altro personale sanitario e altro personale medico e soprattutto mi auguro che una parte di questi medici possa essere destinato a agli ospedali di periferia come i nostri”. Alla domanda sul timore di una paventata chiusura di alcuni reparti come Neurologia dove si sono registrati nei primissimi mesi del 2023 già 50 ricoveri a fronte di oltre 300 registrati solo nel 2022 e dove, tra l’altro, è da poco giunto un macchinario diagnostico cioè un ecografo di ultima generazione per effettuare esami specifici di tipo doppler arterioso e Ortopedia dell’ospedale “Luigi Curto” di Polla per evidente carenza di personale medico, il consigliere Pellegrino risponde: “Possiamo sperare di scongiurare la loro chiusura anche in questo caso se riusciamo a trovare le risorse umane, il problema è che se non sono medici si blocca il turn over e chi va in pensione non viene sostituito, è chiaro che arriviamo al risultato zero ed è inevitabile la chiusura. Ecco perché dobbiamo attivarci per fare dei concorsi dedicati e cercare di aumentare le risorse umane in termini di personale nelle nostre strutture sanitarie altrimenti il rischio di chiusura è reale. D’altra parte, i reparti che svolgono un ruolo importante, la Neurologia ad esempio nei nostri territori svolge un ruolo importante, l’Ortopedia altrettanto soprattutto in una struttura dove c’è anche il Pronto Soccorso, noi pertanto dobbiamo assolutamente scongiurare la chiusura di questi reparti. Ciò significherebbe l’inizio di un percorso che possa mettere in difficoltà proprio l’ospedale intero e il territorio intero. Questo cercheremo di non consentirlo, stiamo mettendo in campo tutti gli accorgimenti possibili e immaginabili ma abbiamo bisogno anche di una correzione, di un intervento nazionale per trovare delle forme di incentivazione per i medici e il personale sanitario che lavora nelle aree disagiate”.