15 gennaio 2023 – Seconda domenica del tempo ordinario.
Nel breve passo del Vangelo di oggi Giovanni Battista, modello di fede per tutti noi, indica Gesù come l’Agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo, e, con poche parole, descrive la missione di Cristo. Gesù viene mite e umile come un agnello e, facendosi carico del peccato che ci allontana inesorabilmente da Lui, sacrifica se stesso e riscatta l’umanità tutta.
Il Vangelo ci invita a riflettere sulla proclamazione del Cristo da parte di Giovanni Battista quando Lo vede venire verso di lui, in un’esperienza nuova, imprevedibile. In effetti Gesù viene incontro ad ognuno di noi in modo personale e unico e tutti noi siamo chiamati a riconoscerLo come colui che ci salva.
Ma questa esperienza di salvezza è possibile solo se riconosciamo la nostra condizione di fragilità e il bisogno di redenzione. Non sono le regole che ci salvano, anche se queste sono necessarie, non sono gli insegnamenti o i dogmi che ci conducono alla salvezza, anche se ci aiutano, ma la salvezza è possibile solo se permettiamo a Gesù di far parte della nostra vita.
Leggendo con attenzione questa pagina del Vangelo, ci colpisce l’affermazione, per ben due volte, di Giovanni Battista:” Io non lo conoscevo”. Anche per lui è stato necessario un cammino, passare dalla non conoscenza al riconoscimento, e arrivare poi alla scoperta del Messia. L’affermazione di Giovanni fatta dopo il battesimo di Gesù nel Giordano, può stimolare una domanda ad ognuno di noi:” Io conosco Gesù”? Conoscere non è solo sapere qualcosa, conoscere superficialmente per sentito dire, e la non conoscenza certamente dà senso alla vita ed è indispensabile per porsi molte domande, per diffidare di eventuali certezze.
C’è sempre la possibilità di rimettere in discussione, di approfondire il proprio credo, di riviverlo in maniera più personale. Non diamo mai per scontato ciò che ci viene proposto! Come possiamo conoscere allora sempre di più Gesù? Certamente leggendo, approfondendo e vivendo il Vangelo. Vivendo una vita veramente cristiana nella normalità della quotidianità.
Non spegniamo mai la nostra curiosità di cercare, conoscere e approfondire la presenza di Gesù dentro la nostra vita. AccogliamoLo per davvero! Lui è vicino a noi anche se non sempre ce ne rendiamo conto. Impegniamoci a dare testimonianza, a darla con concretezza e, con umiltà, ad indicare il Signore agli altri, a portare altri ad incontrare Gesù.
Proprio noi possiamo essere un segno di speranza per i nostri fratelli, attraverso un sorriso, un’accoglienza amorevole. Professiamo la vera fede: ho incontrato, ho conosciuto, ho accolto, ho amato e ho testimoniato!
Santa domenica in famiglia.