Sempre più persone si chiedono “qual è il segreto della longevità”? Ci sono numerosi studi che provano a dare la formula definitiva per avere una lunga vita. Arriva così dagli Stati Uniti uno studio riguardante proprio questo argomento: “La dieta della longevità: due porzioni di frutta e tre di verdura sono la combinazione “giusta” per una vita più lunga secondo uno studio di Harvard”. Alimentazione mediterranea, movimento, adeguato riposo, sentirsi parte di una comunità e coltivare la spiritualità. Sono questi i 5 segreti di una delle popolazioni più longeve del mondo — secondo il giornalista Luciano Pignataro che di recente ha scritto un libro che è una sorta di vademecum da applicare alla vita quotidiana con consigli sull’alimentazione e sullo stile di vita da seguire, intitolato “Il Metodo Cilento – i cinque segreti dei centenari” (Mondadori editore, scritto con il contributo scientifico dell’oncologo Giancarlo Vecchio, mancato nel 2019). “Il segreto della cucina cilentana – spiega Pignataro – è l’assenza dell’orologio. Dall’aurora al tramonto, dal solstizio d’inverno a quello d’estate, è il profondo rapporto con la natura a dettare i tempi dei cilentani”. Prendendo spunto dalla saggezza dei contadini, dalle usanze e dalle tradizioni del territorio, in particolare dalla Dieta Mediterranea – codificata dal Professor Ancel Keys, ordinario di Fisiologia umana a Minneapolis – che in Cilento (in particolare a Pioppi) ha origine, si traggono una serie di suggerimenti: prediligere verdure e cereali, scegliere prodotti freschi e di stagione, camminare invece di prendere l’auto, impegnarsi per tenere viva una rete di relazioni sociali che non siano ristrette al solo ambito lavorativo. Prendersi del tempo per ascoltare gli altri. Ci sono posti nel mondo dove si vive più a lungo. Uno di questi è, appunto, il Cilento, area della Campania montuosa ma affacciata sul mar Tirreno, delimitata a nord dal fiume Sele e dai templi di Paestum e a sud da Palinuro e dal golfo di Policastro. Nel Cilento vive il più alto numero di centenari italiani: il censimento del 2019 ne ha contati almeno 300 su una popolazione residente che non supera i 90 mila abitanti. In quest’area l’età media è di 92 anni per le donne e di 85 per gli uomini, contro un’aspettativa di vita media che in Italia è, rispettivamente, di 85 e di 80 anni scrive orgoglioso Pignataro aggiungendo una nota davvero importante: Ad Acciaroli, addirittura, la densità di centenari è maggiore di quella raggiunta dalla famosa isola giapponese di Okinawa, da sempre considerata la comunità più longeva del mondo: lo attesta uno studio reso noto nel 2016 dal team ciao (Cilento on Aging Outcomes Study), condotto dall’Università La Sapienza di Roma e da quella di San Diego in California. Infatti, come si legge dal sito web della Scuola di Medicina dell’Università di San Diego, in California, è proprio Acciaroli che è citato come il “remote italian village”, lo sperduto paesino italiano, dove “could harbor secrets of healthy aging”, potrebbero essere custoditi i segreti della longevità. Miracolo? Niente affatto. Secondo Pignataro il segreto sta tutto in un’espressione tipica locale, “cuoncio cuoncio”, (significa piano piano, con calma e gioia, senza fretta, senza stress) che racchiude la bellezza naturale di meravigliarsi di un tramonto, di un paesaggio, della natura, del suono delle campane delle mucche al pascolo, il segreto di uno stile di vita ormai perduto complessivamente nel resto d’Italia. E che si basa, appunto, su tre pilastri materiali (dieta mediterranea, attività fisica regolare, adeguato riposo) e due immateriali (sentirsi parte di una comunità e coltivare la propria spiritualità). E’ possibile vivere oggi secondo il “metodo Cilento” anche fuori da questa fortunata terra? Secondo Luciano Pignataro sì.
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