Introduce al doloroso tema l’opera drammatica d’Arte Visiva di Maria Rosaria Verrone che evidenzia come spesso per la donna la liberazione dalle “catene” e’ pagata con la vita!.
In contemporanea con una Mostra d’Arte e l’Installazione collettiva cittadina con l’Associazione Pandora “Scarpe rosse: il valore dei Simboli”, inaugura la rassegna “FERITE” il 3 Novembre ore 19 in Palazzo di città in Via M.A. Alfani, la professoressa Rosaria Zizzo, con letture dai suoi testi “Anima in Parole” e “Fogli e Foglie”.
“Fogli e Foglie”: nell’accumunare la parola “foglie” dalla radice “Phio”, respiro, poiché attraverso le foglie le piante “respirano”, con la fotosintesi clorofilliana, alla parola “fogli”, con la stessa radice, già il titolo ci comunica i “respiri” trasformati in poesia di Rosaria Zizzo! Sono respiri profondi di una anima in pena! Sceglie di esprimersi senza punteggiatura, senza pause! Già nell’8OO Apollinaire si espresse con poesie senza punteggiatura, seguito poi da altri. Non si declamano, si “respirano”! Non sono parole urlate per una violenza subita, ma lamenti, Elegie, espressi da una anima sofferente, da sempre incompresa, sin da bambina dalla madre. Rivela quel “MURO” di Sartriana memoria che si erige tra gli umani, di cui le Persone più sensibili soffrono. Quel “muro” solo per breve tempo, sentimenti forti, ci danno l’illusione di abbatterlo. Esprime un tormento umano diffuso, non legato da episodi violenti, delinquenziali, perseguibili, ma che non si può che vivere nella solitudine esistenziale. In molti possiamo ritrovarci in queste elegie che rivelano la condizione umana, filosofica, insuperabile!
Ritroveremo le parole di Zizzo, ma rivolte a ferite sociali, il 1O Novembre nello stesso luogo e nello stesso orario, attraverso la recitazione di quattro ragazzi, Gerardo Iulia, Elena Tazlaoanu, Gerardo Bastardi e Francesca Rocco, nella Performance Teatrale dal suo testo “Edizioni Ordinarie”.
La pièce è infatti introdotta dalla voce dei venditori di giornali che urlano “Edizioni Ordinarie”, ……..purtroppo non più straordinarie!!!
E’ una coinvolgente Pie’ce che ricorda la strage di Via D’Amelio, una forte denuncia sociale che diventa ancora più importante perche’ recitata da giovani! Richiama tragiche vicende di omicidi di camorra contro esponenti della legalità, mettendo in risalto anche le morti non ricordate di elementi delle scorte
Citate tante vittime con quella forma d’Arte, il Teatro, che avvolge tutti nell’emozione che dall’attore, professionista o dilettante, giunge all’ascoltatore.
Ricordata anche la bimba di dieci anni, Simnonetta Lamberti, uccisa dalla camorra per errore! Non si può dimenticare! La parola scritta e recitata è importante per non dimenticare, per insegnare ai giovani la legalità, la lotta alla violenza, che può coinvolgere chiunque come avvenuto per Simonetta!
Complimenti all’Amministrazione Comunale di Pontecagnano per questo interessante programma che vedrà varie altre iniziative di cui scriveremo e terminerà il 3O Novembre, ricordando le parole di M.L.King “Cio’ che mi spaventa non e’ la violenza dei cattivi, e’ l’indifferenza dei buoni”
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