Il calciatore cilentano Marco Pepe, ex centrocampista del Cervia nel Reality Show “Campioni, il Sogno”, ha sposato la bella Natalie Romanelli. Testimoni di nozze, Diego Armando Maradona Junior, sua moglie Nunzia Pennino, Luigi Cicino e Valentina Scinicariello.
La cerimonia è avvenuta lo scorso 3 ottobre, a Gaeta, nella Cattedrale di Maria Ss. Assunta in Cielo e dei Santi Erasmo e Marciano. I festeggiamenti sono poi proseguiti ad Itri, presso la suggestiva Residenza Campoli, ove sposi ed ospiti hanno potuto gustare del cibo davvero ottimo.
Il matrimonio, si sa, è di per sé il giorno più bello della vita di un essere umano. Tanto bello quanto il battesimo di un figlio. Ma non c’è matrimonio né battesimo senza amore. Quell’amore che è alla base delle nostre vite, e che unisce due persone, un ragazzo e una ragazza, spingendoli a scambiarsi il fatidico sì. Ebbene, quel giorno per Marco e Natalie è finalmente arrivato, con tutti i suoi colori e profumi, in un sublime trionfo di amicizia ed amore. Perché, in fin dei conti, come scrisse Victor Hugo, “che cosa resta della vita, se non l’aver amato?”.
Cilentano di nascita, ma gaetano d’adozione. Sì, perché ormai, Marco, da circa sette anni, vive al confine tra Lazio e Campania, a Gaeta, la “città delle cento chiese”. Città nella quale è giunto per motivi calcistici e in cui ha poi trovato l’amore con la “A” maiuscola, quello vero: riflesso negli occhi della sua bella Natalie.
Marco è nato ad Agropoli, ma ha vissuto infanzia e adolescenza a Capaccio Paestum. Nella stagione 2004-2005 fu ingaggiato dal Cervia e partecipò al programma televisivo “Campioni, il sogno”, primo reality show calcistico italiano, che andò in onda sulle reti Mediaset con la conduzione di Ilaria D’Amico, riscuotendo un incredibile successo di pubblico. In quell’occasione ebbe modo di conoscere Diego Armando Maradona Junior (figlio del celebre campione del mondo argentino), con il quale ha poi stretto negli anni un solido rapporto di amicizia. Tant’è che lo ha scelto, insieme alla moglie, Nunzia Pennino, a Luigi Cicino (anch’egli amico di vecchia data ed ex compagno di squadra) e a Valentina Scinicariello, come suo testimone di nozze.
Marco è un campione sia dentro che fuori dal campo. È un ragazzo di gran cuore. Umile, solare, mite. È l’amico, il fratello o il cugino su cui puoi sempre contare. Specialmente nei momenti di difficoltà. Difficoltà che lui stesso ha vissuto in prima persona, e che ha sempre affrontato con dignità e coraggio da vendere. Senza mai arrendersi, e continuando a credere nell’amore, nell’amicizia. Quindi nella vita! Quella vita che lui stesso ama onorare da sempre con un sorriso. Nel corso della sua carriera ha militato in diverse compagini calcistiche sia professionistiche che dilettantistiche.
Con il desiderio di apprendere dalla sua viva voce le emozioni provate in questo giorno di gioia, lo abbiamo contattato telefonicamente.
Marco Pepe, che cosa ha rappresentato questo giorno per te?
«Il tre ottobre 2022 è stato un giorno davvero emozionante e memorabile perché ho sposato Natalie Romanelli nella Cattedrale di Gaeta. Natalie è una ragazza con valori e principi che ho sempre ricercato in una donna. Nella stessa occasione abbiamo battezzato nostra figlia, Marta. La piccola Marta è stata battezzata da Valentina Scinicariello, amica di entrambi, anche lei ragazza dai valori nobili, che lavora nell’attività della famiglia di mia moglie. Anche la scelta dei testimoni del matrimonio, cioè Diego Armando Maradona Junior con la moglie Nunzia Pennino e Luigi Cicino, è stata dettata dall’affetto e dall’amicizia che ci lega da tantissimi anni. Sono ragazzi davvero unici. Credo che l’amicizia sia un dono meraviglioso. Un dono che nasce dal nulla e che si fortifica nel tempo. Ho un bellissimo rapporto fraterno con tutti e tre. Gli voglio davvero bene ed è per questo che, in un giorno per me così importante, li ho voluti accanto a me. Con Diego, come sai, ho condiviso l’esperienza del reality “Campioni il Sogno”. Abbiamo giocato insieme al Cervia e poi nuovamente qualche anno fa in un’altra squadra. Diego è un ragazzo stupendo, che mi sono ritrovato sempre accanto nei momenti difficili. È una persona di gran cuore. Anche con Luigi Cicino abbiamo giocato insieme sia da ragazzini, sia da più grandi. Lui era un ottimo attaccante. Ci conosciamo da più di vent’anni. Abbiamo condiviso vacanze e ci siamo divertiti durante la fase adolescenziale. Stimo molto Luigi anche perché è un ragazzo veramente corretto e leale. Sono molto contento di averlo avuto al mio fianco in un momento così importante. Dopo la celebrazione liturgica, a cui hanno partecipato tutti i nostri familiari, ci siamo recati ad Itri, vicino Gaeta, presso la residenza Campoli, bellissima struttura, magnificamente gestita da Valentino Capirchio e da suo padre. Siamo stati davvero benissimo perché abbiamo mangiato del cibo ottimo in un luogo a dir poco incantevole».
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