Un’iniziativa di cui il territorio era bisognoso.
Un passo doveroso da fare nei confronti dei libri, della lettura e dell’attenzione che occorre rivolgere all’editoria. Soprattutto quella del territorio che è ricca, ma necessita di maggiori opportunità.
“Volumi. Spazio ai libri”, la prima edizione della fiera del libro che si è svolta a Vallo della Lucania il 29/30 settembre e 1°ottobre al Palazzo della Cultura, si potrebbe riassumere così.
In realtà ci sarebbe tanto altro da aggiungere rispetto a questa iniziativa nata grazie alla Pro Loco vallese “Gelbison”.
Questa prima edizione, dedicata alla cultura come antidoto alle mafie, è stata inaugurata da un toccante incontro tra la professoressa Maria Falcone (in collegamento da Palermo) e i ragazzi degli istituti vallesi con i quali ha dialogato del tema portante della manifestazione. Un momento importante per porre l’accento su un binomio forte come è quello della cultura che può liberarci dalla mafia, perché solo la prima è in grado di sottrarre linfa alla seconda.
“Volumi” ha cercato di coinvolgere molto i ragazzi scegliendo di dedicare le mattinate della tre giorni proprio ad argomenti vicini ai loro interessi.
Nel corso dei pomeriggi, invece, si sono svolte presentazioni di libri di autori del territorio che spesso attraverso la pagina scritta fanno conoscere il nostro Cilento ai tanti lettori curiosi di scoprire o riscoprire questo angolo di terra.
Palazzo della Cultura, in queste giornate, è stato addobbato con libri sistemati scenograficamente sugli alberi o sui tronchi e sugli immancabili banchetti di editori cilentani come Galzerano, Reginè, Edizioni dell’Ippogrifo e altre case editrici.
Tre giornate stimolanti e intellettualmente valide per fare della cultura un punto di riferimento del territorio. È innegabile, infatti, che la coscienza civile dei cittadini passi anche e soprattutto attraverso gli stimoli intellettuali che riceve. E i libri non sono ammassi di carta, ma pezzi di vita in cui ritrovarsi per crescere ed essere sempre più pronti a comprendere e recepire il mondo che ci circonda.
In linea con l’argomento protagonista di “Volumi”, questa iniziativa si è conclusa al Teatro De Berardinis di Vallo della Lucania con la visione de “L’ultima sigaretta di Borsellino”.
Appuntamenti come questo devono essere fortemente sostenuti, perché sono fondamentali per la crescita culturale di un territorio e di quanti lo abitano. Perché mai come in questo frangente storico sono attuali le parole dello scrittore americano Philip Roth: “Tutto quello che ho per difendermi è l’alfabeto; è quanto mi hanno dato al posto di un fucile”.
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