LESS IS MORE
Calpestando all’alba la sabbia ancora fredda della spiaggia, lo sguardo si posa su dei segni che il mare ha disegnato col suo lento moto ondoso. Dal livellato della battigia emergono piccole tracce, sobrie rughe di sabbia che sbavano ad ogni rinnovarsi del leggero andare dell’onda.
Sono frammenti che catturano il mio sguardo.
Passeggio e incrocio pietre nere livellate dal tempo che sembrano palloncini; linee sottili che disegnano archi confinanti col nulla; impronte umane che imprigionano inutilmente teste di pesci dalle quali emerge un occhio che a me pare mi stia scrutando.
Con la fotocamera divido, sottraggo, seleziono e ricostruisco un mondo effimero. Blocco l’attimo che la natura ha disegnato al mio passaggio ma che muterà da lì a poco. Basta una bava di onda e la battigia si sposta e con essa pietre, rughe, impronte e teste assumeranno prima di sparire altre posizioni.
‘Less is more’, meno è meglio, è la celebre citazione dell’architetto Ludwig Mies van der Rohe che ho preso a prestito per mettere insieme la serie di immagini fotografiche quì descritte, dove il punctum, il centro d’attenzione, è inequivocabile. Pochi elementi.
Lascio all’occhio dell’osservatore la ricostruzione, la contestualizzazione, magari anche una visione fantastica.
Less is more’ è una serie fotografica concepita per la stampa a tiratura limitata fine art.
ANTONIO
BERGAMINO
Fotografo di mestiere da oltre 35 anni predilige nel panorama della fotografia quella sociale, subacquea, d’architettura e di scena.
Ha realizzato reportage in diversi paesi del mondo per documentare temi sociali, folklore e mestieri dimenticati. È fotografo di scena per alcune compagnie teatrali e direttori artistici.
Tra i lavori fotografici più longevi, c’è il tema dell’architettura in Europa, documentata per raccontare le diverse culture.
Ha realizzato fotografie subacquee nel Mar Mediterraneo, Mare Cinese, Mar Rosso, Mar di Celebes, Mare di Bismarck e Mare del Nord. Tra gli ultimi reportage quelli di orche e balene in Norvegia e dello squalo tigre alle Isole Bahamas.
Collabora con diverse associazioni di volontariato organizzando corsi di fotografia e con colleghi fotografi per i quali svolge il ruolo di photo editor.
Tra i suoi ultimi lavori:
Mostra fotografica ‘Irpinia sospesa’ tratta dall’omonimo libro che documenta un viaggio fotografico in 18 paesi dell’Irpinia, a quarant’anni dal sisma del 1980 (AreaBlu edizioni, 2020);
Libro fotografico ‘Ad occidente da me’, reportage sociale che racconta la pratica del buon fare in tre comunità di accoglienza che sostengono gli extra comunitari richiedenti asilo (AreaBlu edizioni, 2020);
Libro fotografico ‘Moodlight’, raccoglie un dialogo tra musica e luce (AreaBlu edizioni, 2021).