Questa la sensazione che ha avuto chi è accorso Lunedì 11 luglio p.v. – ore 18,30 – presso la sede centrale della Bcc di Aquara per incontrare e ascoltare il presidente della federazione Lombarda delle BCC, avv. Alessandro Azzi. presente anche il Presidente della Federazione Campana delle BCC, Avv. Amedeo Manzo.
L’incontro si è tenuto all’aperto nell’ampio piazzale retrostante la sede amministrativa della Bcc di Aquara presieduta da Luigi Scorziello e diretta da Antonio Marino.
Era dal 2019 che la Bcc di Aquara non convocava un’assemblea aperta a dipendenti, soci e clienti per affrontare tematiche che hanno tenuto banco per lungo tempo prima e dopo la formazione dei tre gruppi bancari nei quali si sono divise le BCC: ICCREA, CASSA CENTRALE e la Federazione Raiffeisen dell’Alto Adige.
E devo confessare che quegli incontri, per quanto incentrati a mobilitare i soci e i dipendenti ad attivarsi per “resistere” nella difesa del DNA delle Bcc, erano anche un modo per capire qualcosa in più rispetto al mondo del credito in generale.
Infatti, come si può dimenticare la lunga disputa all’interno della federazione campana delle Bcc tra la “cordata” guidata proprio dai due “gemelli” del Credito cooperativo, Antonio Marino e Michele Albanese, che si batteva quasi quotidianamente contro i vertici della federazione?
Tutto ciò fu la base di lancio per far decidere Albanese e Marino a puntare tutto sul gruppo guidato da Cassa Centrale. La la rigidità della riforma scritta dal governo guidato da Matteo Renzi e voluta dalla Banca Centrale Europea, come ha richiamato lo stesso Azzi nel suo intervento, ha fatto ingoiare diversi bocconi amari in termini di rigidità burocratica che ha condizionato non poco la libertà di movimento delle banche affiliate.
Ma grazie a personaggi come Azzi che hanno sempre creduto nella possibilità di modificare l’atteggiamento punitivo della BCE che oggi comincia a far vedere più di qualche spiraglio di luce che oggi si può cominciare a sperare in un allentamento delle “briglia” per le banche locali.
Sia Azzi che Manzo hanno sottolineato l’importanza di aver tenuto in piedi le federazioni regionali e quella nazionale dove siedono molte della Bcc aderenti ai due gruppi. infatti saranno proprio le federazioni a interloquire con i presidenti delle varie regioni a nome di tutte la banche locali al fine di proporre e far approvare un O.d.G. che dia ancora più forza alle istanze di riforma contenute nella proposta di modifica inviata alla Banca d’Italia e poi alla BCE.
Antonio Marino non ha perso l’occasione di elencare il sovraccarico di lavoro che la capogruppo impone trattando allo stesso modo le banche grandi banche, medie e piccole. Il direttore, però, non ha mancato di ricordare che, nonostante tutto, la Bcc di Aquara nel primo semestre del 2022 ha tutti gli indicatori che determinano l’affidabilità di una banca in crescita; questo grazie alla professionalità e alla dedizione dei dipendenti e all’attenzione con la quale il CdA opera sulla plancia di comando.
Dopotutto, lo stesso Azzi non ha mancato di dare atto e congratularsi con il presidente, il direttore e il consiglio che la Bcc di Aquara viaggia su un binario sicuro. Azzi si trova in Campania per partecipare all’assemblea della federazione regionale che si terrà il 12 luglio a Napoli. Per lui sapere che ci saranno anche le Bcc di Aquara e Montepruno è già un buon viatico per immaginare che la nuova Federazione Nazionale sopravviverà a quella rottamata dalla riforma del Credito Cooperativo …
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