Un anno di “adattamento” alla categoria, caratterizzato dal settimo posto finale, ma anche dalla rinnovata voglia di raggiungere le prime posizioni. Sta per ripartire la stagione dello Sporting Sala Consilina, squadra di calcio a 5 del Vallo di Diano che milita nel campionato di A2. Abbiamo incontrato e posto delle domande a Marcello Pierri, team manager dello Sporting.
Qual e’ il bilancio dell’anno sportivo trascorso?
Beh, sicuramente ci aspettavamo un campionato diverso da quello che è stato, ma per essere un campionato di A2 non possiamo lamentarci. Siamo capitati in un girone che è risultato essere il più duro che potesse presentarsi. Basti pensare che la squadra promossa in serie A ha vinto i playoff e la coppa di serie A2. L’inizio della stagione è stato in salita, con 4 sconfitte nelle prime 4 giornate. Poi ci siamo ripresi man mano, facendo 8 risultati utili consecutivi. Dopo un pareggio esterno pensavamo che tutto stesse girando per il meglio, ma le successive sconfitte hanno fatto sì che a pagare, come sempre succede in questi casi, fosse mister Cafù e sulla panchina si è seduto il secondo allenatore Rosciano. I ragazzi hanno affrontato al meglio il peso della responsabilità che gli abbiamo dato e i risultati poi sono arrivati.
Tutto l’ambiente si aspettava di piu’ ad inizio stagione?
Venendo da due promozioni consecutive, magari si è creduto che le cose potessero essere più semplici. All’inizio gli addetti ai lavori ci collocavano tra terzo e quarto posto, ma le squadre del nostro girone si sono dimostrate davvero forti. Poi ci sono state le difficoltà palesate dall’allenatore. Nonostante nel 2016 avesse vinto lo scudetto ed avesse un curriculum di tutto rispetto, forse non è riuscito a farsi capire al meglio dai ragazzi. Non ce l’aspettavamo di dover cambiare e forse anche noi siamo mancati in qualcosa.
E ora come si riparte?
Sì riparte con un nuovo allenatore, mister Oliva. Stiamo cercando di costruire la quadra secondo i suoi dettami. Quest’anno è più complicato, perché la Divisione Calcio a 5 ha deciso di ridurre il numero degli stranieri, passando, per quanto riguarda la A2, da 5 a 3. E una squadra come la nostra, che contava 7 stranieri in rosa, si è trovata di fronte a diverse difficoltà. Il mercato degli stranieri può aiutare perché gli stipendi caleranno mentre gli italiani potrebbero avvantaggiarsene. Ma poi chi realmente vale, emerge sempre.
La rosa cambierà’ molto? E la formula del campionato?
In merito ai giocatori ci siamo avviati e abbiamo già fatto qualche acquisto. Abbiamo avuto diverse richieste legate ai nostri calciatori, anche da categorie superiori, ma tratterremo i migliori. I gironi quest’anno saranno 3 da 16 squadre e non più 4 da 13. Le trasferte saranno un po’ più complicate. Potremmo, infatti, capitare in Puglia, Calabria, Basilicata e Sicilia.
E la questione Campo/Palazzetto?
Alla fine abbiamo dovuto giocare tutte le gare al Pala Cappuccini, ma non possiamo farlo più perché la deroga era di 2 anni. Il progetto per il palazzetto nuovo a Sala Consilina c’è, è stato approvato dal Coni e pare che anche il Comune abbia il via libera. La prima parte del prossimo campionato, tuttavia, la giocheremo a San Rufo, quindi sempre nel Vallo di Diano. Poi si dovrebbe finire nella nuova struttura.
Siete alla ricerca di talenti? Ed è vero che il calcio a 5 richiede meno talento di quello a 11?
Si, anche se in tal senso noi siamo penalizzati a livello territoriale. Abbiamo qualche talento locale, tipo il portiere Santoro, di Atena Lucana e dobbiamo assolutamente partire con il progetto giovanile, under 17 e under 19. Inoltre, vorremmo dar vita ad una scuola calcio.
Quello legato al talento medio-basso del futsal è un luogo comune da sfatare. Il calcio a 5 non è per giocatori a riposo proveniente dal calcio a 11. C’è il tempo effettivo e chi è avanti con l’età o ha degli acciacchi, può pagare lo sforzo. E’ una disciplina che vive prettamente di schemi.
Il vostro e’ il progetto sportivo piu’ importante del Vallo di Diano. Quali i riscontri raccolti finora?
C’è stato un ottimo riscontro, sia a livello di sponsor che di tifosi e appassionati. Basti pensare che 50-60 persone, di media, non hanno potuto sedersi. Sì, possiamo dire che si tratta del progetto sportivo più importante del Vallo di Diano. Ovviamente non è un progetto di Sala Consilina, ma di tutto il territorio. Penso di poter dire che a Sala il calcio a 5 sia lo sport più amato. E’ stato così già dalla serie C. C’è grande voglia di sport, basta guardare quanto entusiasmo si è scatenato intorno alla Diesel Tecnica di pallacanestro.
Le ambizioni restano alte?
Le ambizioni restano le stesse. Stiamo cercando di migliorare negli aspetti che lo scorso anno sono risultati carenti. Allargheremo l’organigramma, definiremo le mansioni e faremo investimenti mirati. Ci sarà da divertirsi il prossimo anno.
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