Si è tenuta il 27 maggio a Vallo della Lucania, la tanto attesa cerimonia di intitolazione del “Piccolo Teatro Comunale” in memoria dell’illustre Avvocato Giovanni Bianco. Al seguito, con il gentile aiuto di Franco Formisano, ho raccolto a grandi linee, alcune delle fasi salienti del suo intenso percorso di vita.
Giovanni Bianco, meglio e più cordialmente conosciuto come Giannino Bianco, nasce a Vallo della Lucania nel giorno 1 febbraio 1920 da uno stimato maestro elementare Alessandro Bianco e dalla signora Gaetana Botti originari di Mercato Cilento; completano la famiglia la sorella Maria ed il fratello Felicetto. Intraprende da ragazzo gli studi classici al Liceo – Ginnasio Parmenide di Vallo e, dopo la licenza si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza a Napoli. A seguito dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale, parte volontario e combatte da ufficiale sul territorio del Carso divenendo testimone, come lui stesso più volte racconta, delle atrocità delle “Foibe”. Congedato, termina gli studi universitari e si laurea in Legge abilitandosi, all’esercizio della professione forense che ha esercitato con dedizione fino al pensionamento. Sempre da volontario torna nelle file dell’esercito italiano nel periodo della Resistenza. Tra le sue esperienze, si registra negli anni ’50 anche quella di Istitutore presso il Convitto Nazionale a Roma durante la quale, stringe amicizie con importanti figure del panorama culturale, artistico e politico nazionale, per averle avute come colleghi e come allievi. Nel 1950 sposa la sua amatissima Angioletta Saggese dalla cui unione nasceranno Alessandra ed Annamaria. Possiede un talento innato per il teatro e, mosso da una passione smisurata, nel 1946 dà vita con altri compagni di viaggio ed amici, tutti molto impegnati nella realtà sociale vallese dell’epoca, ad una compagnia di dilettanti che si cimenta, con successo, anche nella messa in scena di testi classici. Molti componenti della compagnia fanno parte insieme ad egli, del “Circolo Culturale”, associazione attiva nell’ambito artistico-culturale-politico del centro cilentano e che realizzava incontri, dibattiti, eventi e perfino trasmissioni radiofoniche. Nel 1977, dopo una lunga pausa, accetta di far parte della neonata compagnia teatrale vallese “Il Piccolo Teatro” diretta da Luigi Schiavo e torna sulle scene; l’attività sarà lunga, intensa e costellata da successi innumerevoli. Chi ha avuto la fortuna di calcare le scene al suo fianco, ha appreso tanto del mestiere del recitare, ammirando in lui l’interprete che viveva la scena e, con naturalezza, genialità e padronanza, animava i vari personaggi, drammatici e comici. Indimenticabili per il pubblico le interpretazioni dei protagonisti dei capolavori di Eduardo, messi in scena dalla “Compagnia del Piccolo Teatro” di Vallo. La sua personalità poliedrica lo porta a dedicarsi alla scrittura di novelle la cui narrazione, spesso in prosa, descrive fatti, luoghi e personaggi, veri o inventati, che per certi versi, raccontano sé stesso. La sua espressione letteraria che, sovente incontra l’umorismo e l’ironia, mostra l’influsso del suo essere uomo di teatro, pertanto le sue novelle, sono ancora inedite e rimaste manoscritte. Nel 1980 per il desiderio mai sopito di conoscere e far conoscere sempre più le proprie radici, fonda il gruppo musicale dei “I Trovatori” (di cui fanno parte Luciana Genovese Schiavo, Lello Sabatino ed Antonio Ranauro). Il lavoro di ricerca e di proposta dei canti popolari cilentani è davvero pregevole e incontra l’interessato consenso di quanti assistono agli spettacoli tenuti in tutte le piazze del Cilento e non solo. Le trasmissioni televisive diffuse negli anni ’80/’90 dalla emittente locale, rimangono il segno del suo amore per le tradizioni dei “piccoli” della sua terra, le cui storie portava nelle case della gente attraverso il canto popolare. Il repertorio del gruppo comprende sia canti della tradizione, raccolti oralmente dallo stesso avvocato in giro per il Cilento o già pubblicati da altri cultori della materia, sia canti dei quali egli è autore della musica e delle parole. Con altri amici amanti del bel canto e diretti da valenti musicisti concittadini (per citare don Silvio Nicolanti, Angelo Fierro, Peppino Di Vietri) è componente con voce da baritono della Schola Cantorum Vallese dell’epoca che, viene ricordata come una formazione corale di grande valore, oltre per l’eccellente servizio liturgico prestato in occasione delle celebrazioni di solennità religiose. Altra grande passione, a cui dedica quasi tutta la sua gioventù è il calcio e per esso la gloriosa squadra locale Gelbison nella quale, debutta all’età di tredici anni per continuare una carriera lunghissima. I tifosi che lo hanno visto giocare lo ricordano come un vero campione e non lo dimenticano come giocatore – allenatore e come dirigente della società calcistica. È stato, inoltre, professore di materie letterarie all’Istituto Professionale Statale di Stato di Vallo e presso altri istituti superiori di cittadine viciniore. I suoi alunni, oggi attempati, tengono vivo il ricordo delle lezioni e di come li affascinava nelle spiegazioni dei classici e della storia. Ciò che muove Giannino Bianco Attore, Cantautore Popolare, Calciatore, Scrittore è sempre e solo il puro diletto e la forza della passione; tutte le esibizioni sono offerte sempre gratuitamente. Giovanni Bianco muore a Vallo della Lucania il 17 luglio 2011 all’età di 91 anni. La notizia della sua scomparsa, rende subito consapevoli tutti che a lasciarci è un grande personaggio della nostra terra, un maestro di valori da citare come esempio per le nuove generazioni.
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