Il 23 gennaio del 2014 un movimento franoso causò il cedimento e la totale chiusura al traffico della Strada Statale 19 delle Calabrie nel tratto che attraversa il territorio comunale di Auletta in località Ponte.
Da quella fatidica data si sono susseguiti quasi otto anni di agonia con disagi, attese, sopralluoghi, proteste e battaglie dei comitati cittadini e degli amministratori locali, fino al 15 dicembre 2021, quando finalmente sono terminati i lavori di ripristino del tratto di strada che collega l’uscita autostradale dell’A3 sita nel comune di Petina, con il centro cittadino di Auletta e Pertosa.
L’opera, a cura di Anas, il cui ripristino e la messa in sicurezza dell’arteria viaria ha interessato un’area di oltre 10.000 metri quadrati, è costata allo Stato circa 7 milioni di euro, ed aveva visto le battaglie dell’amministrazione comunale di Auletta guidata dal sindaco Pietro Pessolano, del comitato di quartiere “Ponte Nuovo” e dei comuni del Tanagro.
Sono state realizzate opere di protezione spondale del Tanagro e del pendio a valle, ricostruzione del rilevato stradale e opere di sostegno e finitura, tra cui pavimentazione e barriere. Importante anche la regimentazione idraulica a monte per contenere il movimento franoso. Da sottolineare, inoltre, la presenza di un impianto tecnologico di monitoraggio di eventuali altre frane.
Finalmente Vallo di Diano e Tanagro sono di nuovo uniti agli Alburni. Il collegamento tra il Vallo di Diano, il Tanagro e gli Alburni, è strategico dal punto di vista economico, viario e turistico. Le vie di comunicazione sono tutte importanti allo stesso modo. Non esiste un’infrastruttura di serie A ed un’altra di serie B. Tutte le infrastrutture sono importanti se le istituzioni e i cittadini le sanno valorizzare. La Strada Statale 19 delle Calabrie ha una valenza storica, da saper utilizzare soprattutto a fini turistici. Dal punto di vista paesaggistico è un tratto spettacolare, ideale per turisti amanti della natura incontaminata. Anche la vecchia ferrovia si prestava a questo scenario. Il turismo e l’enogastronomia vanno sfruttati meglio, sono figli della nostra economia che non cresce perché non li sa valorizzare abbastanza. Il tratto di strada di cui stiamo parlando si trova all’interno di un Parco importante com’è il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, dove è possibile fermarsi a fare trekking o rafting oppure entrambi contemporaneamente. È un tratto di strada che ha una grande vocazione per il turismo che finora non è stata colta. Potrebbe essere colta dalle nuove generazioni se avranno coraggio di investire su sé stesse e sulle proprie idee e soprattutto se avranno fiducia di rimanere e di investire in un territorio che amano. Dopo tutto si parte sempre dalle idee per arrivare a grandi progetti e si parte sempre da una strada per arrivare a fare lunghi percorsi. Perciò spero che la riapertura della Strada Statale 19 delle Calabrie per i cittadini, per le imprese, per il turismo, per l’agricoltura, sia di buon auspicio per la crescita del nostro territorio.
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