Come ogni anno, si rinnova l’appuntamento con le domeniche gratis al Museo di Paestum!
L’iniziativa è iniziata già domenica 3 Aprile 2022, ma la curiosità di una gita fuori, mi ha fatto risaltare l’iniziativa solo domenica scorsa.
Non tutti sono a conoscenza delle straordinarie iniziative che offre Paestum ai visitatori!
Ogni prima domenica del mese, il Parco Archeologico di Paestum e Velia garantirà l’accesso gratuito a tutti i visitatori che potranno così tornare a beneficiare di un’iniziativa unica per favorire la conoscenza del patrimonio culturale italiano.
L’anno scorso l’iniziativa è stata sospesa causa covid-19, ma quest’anno a seguito dell’adozione del decreto legge del 24 Marzo 2022, n.24(cessazione dello stato di emergenza per l’epidemia da covid-19) è stato possibile riprendere l’iniziativa.
Quest’iniziativa rientra nel progetto del Ministero della Cultura “Domeniche gratis al museo”, perciò non sarà solo visitabile il Museo di Paestum, ma anche i siti aderenti nel Cilento e Vallo di Diano, come la Certosa di Padula e il Museo Volcei di Buccino.
SCHEDA
Parco Archeologico di Paestum: Il Museo Archeologico Nazionale di Paestum è uno tra i più importanti musei archeologici dell’Italia Meridionale. È all’interno della città antica ed è organizzato in modo da narrare, attraverso i reperti esposti, la storia di Paestum, dapprima colonia greca con il nome di Poseidonia e poi città lucana e romana, e del suo territorio.
Fondata dai greci intorno al 600 a.C., la città di Poseidonia, così chiamata in onore di Poseidone, dio del mare, tra il 400 e il 273 a.C. fu occupata dalla popolazione italica dei lucani e nel 273 a.C. divenne colonia romana col nome di Paestum
La riscoperta di Paestum risale al 1762, quando fu costruita la strada moderna che l’attraversa tuttora.
Le più antiche testimonianze di questa presenza sono state rinvenute nei santuari urbani, nelle tombe individuate nelle contrade di Arcioni e Laghetto, a nord-ovest e a nord-est della città e nel santuario di Hera Argiva alla foce del Sele.
Nell’area della città, fin dal suo sorgere, furono distinte nella fascia centrale di uso pubblico aree con diverse funzioni: due zone sacre, il santuario settentrionale e quello meridionale, con al centro lo spazio politico dell’agora sulla cui parte meridionale si imposterà il Foro di età romana.
Certosa di Padula: La Certosa di Padula è il più vasto complesso monastico d’Italia nonché uno dei più interessanti in Europa per magnificenza architettonica e copiosità di tesori artistici. Fondata nel 1306 da Tommaso Sanseverino, dal 1998 è patrimonio dell’umanità. La Certosa di Padula, o di San Lorenzo, è un monastero situato a Padula, nel Vallo di Diano, in provincia di Salerno.
Si tratta della prima Certosa ad esser sorta in Campania, anticipando quella San Martino di Napoli e di San Giacomo a Capri.
Occupando una superficie di 51.500 m², contando su tre chiostri, un giardino, un cortile ed una chiesa, è di fatto uno dei più sontuosi complessi monumentali barocchi del sud Italia nonché la più grande Certosa a livello nazionale e la seconda nel mondo.
Fu dichiarata nel 1998 patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO assieme ai vicini siti archeologici di Velia, Paestum, al Vallo di Diano e al parco nazionale del Cilento.
Dal 1957 ospita il museo archeologico provinciale della Lucania occidentale.
Museo Volcei di Buccino: Il pittoresco borgo dell’antica Volcei, coincidente con la Buccino odierna, sorge sull’altopiano che fa da cornice alla valle del Sele, godendo di una posizioni strategica che ha resa la città oggetto di insediamenti già a partire dalla preistoria, raggiungendo il suo massimo sviluppo nel periodo romano, divenendo sede di minucipium e dando i natali a Bruzia Crispina futura moglie dell’Imperatore Commodo. La città medievale, di cui il castello ne è il simbolo , venne poi successivamente ricostruita sui resti della città romana, che divennero le basi per la città attuale che poggia quindi su di una stratificazione del tessuto urbano appartenente alle diverse epoche della storia cittadina. Questa stratificazione ha permesso la realizzazione di un Parco Archeologico Urbano, unico nel suo genere, che offre ai visitatori un percorso suggestivo attraverso i diversi siti che compongono il centro storico. Il Museo Archeologico Nazionale di Volcei, raccoglie tutti i preziosi materiali e le testimonianze venute alla luce durante lo scavo archeologico, custodendo al suo interno preziosi monili in oro, il più antico mosaico a tessere dell’Italia peninsulare, e ben tre vasi firmati dal ceramografo pestano Assteas. La città di Buccino, ancora semisconosciuta sul piano turistico, lascerà i visitatori stupefatti di quanto un piccolo paesino dell’entroterra campano possa in realtà custodire tante meraviglie, facendone un centro archeologico di primo ordine.