La società civile con l’associazionismo, il proselitismo e la solidarietà, riesce ad essere proposta e progetto occupando l’estate castellese2000. Si è costituita di recente, la Compagnia Teatrale “LA MASCHERA”, organizzando spettacoli, che sono stati molto seguiti e applauditi. L’ultima Commedia in ordine di tempo, presentata in estate, nel salone della Cantina Sociale, è stata: “Le Bugie con le gambe lunghe” di E. De Filippo, di tre atti, L’Azione Cattolica Piergiorgio Frassati (coordinata dalla Presidente Angela Capozzolo, che allo stato riveste anche la carica di sindaco pro-tempore del Comune di Castel S, Lorenzo), ha organizzato, L’E…state insieme 2000 “camminiamo insieme con Cristo nel 2000”; con giochi della gioventù e giochi A.C.R.; Via Crucis (commentata dai giovani), lungo le zone storiche del paese.
La Cooperativa Sociale no profit “MADRE TERESA DI CALCUTTA” durante l’estate scorsa, ha organizzato delle iniziative, dove sono state protagoniste persone disagiate. Queste ultime, si sono cimentate in una competizione sportiva, che si è svolta presso la Cantina Sociale della Cooperativa Val Calore. Ha organizzato inoltre, dei gazebo, per raccogliere fondi per l’acquisto di un’ambulanza, La Pro Loco di Castel S. Lorenzo (coordinata dal dinamico Presidente Giovanni Peduto), ha organizzato la 6° edizione della Festa dei 7 Vini D.O.C., abbinata alle specialità gastronomiche locali e alla degustazione dell’ottimo vino Doc Castel S. Lorenzo, presso la Cantina Sociale “Val Calore” dove vi è stata la partecipazione di molte migliaia di persone. Le serate sono state allietate da vari spettacoli musicali. Legambiente, il Circolo Cervati-Calore, ha registrato la sua presenza sul territorio, in estate, con iniziative di proselitismo (Puliamo il Mondo) e progettali (Operazione Fiume, Campi Internazionali di volontariato, Progetto SVE (Servizio Volontario Europeo) “Paese Pulito”, di difesa dell’ambiente naturale e antropico. In tutte queste iniziative delle associazioni, traspare a Castel San Lorenzo, un protagonismo della società civile, dei giovani, attraverso le associazioni. Il grande assente in tutto questo, e l’istituzione locale (il comune), che si limita, quando le finanze della predetta lo consentano, ad erogare un contributo (magari ridotto del 40 % per problemi di bilancio). Nel mentre, dallo stesso ente pubblico, non esce una ben minima proposta, un suggerimento. rappresentanti, sono attenti, paradossalmente, ad occupare le prime sedie nelle manifestazioni elargire attestati, premiazioni o a ricevere I convenevoli ringraziamenti per l’eventuale contributo erogato (a spese della collettività) e, non ci si rende conta, che lo stesso ente, dovrebbe essere la sintesi della società civile, non nelle prime sedie, nel senso nominale, ma al centro del dibattito quotidiano, recependo le istanze, dando indirizzi, fornendo pacchetti di proposte. Se intanto l’istituzione comune, è assente sulla partita “associazionismo”, esso, non registra protagonismo nella gestione dei servizi, che languono. Lo sviluppo annaspa, le proposte sono carenti. Senza considerare che oggi il vero ruolo di un’amministrazione comunale, non è più quella di erogatrice di servizi, ma di promotrice di sviluppo. Intanto, c’è da dire che prevale il cosiddetto “carrierismo politico”: buono per tutte le stagioni, Senza una proposta, un contributo collettivo, magari costruito su tante risposte individuali (quando è possibile), per amicizie nei più svariati uffici pubblici, dovute alla lunga permanenza nel potere. Nemmeno quando si ha la fortuna di occupare posti di rilievo nella pubblica amministrazione, si scorgono proposte e s’infonde ottimismo. Non si danno risposte ai giovani, agli anziani, Questi ultimi, continuano a fare la loro vita grama, fatta di stenti, di sacrifici e di lavori nei campi. Il predetti, vivono con l’illusione e la contentezza di aver contribuito alla determinazione di “un risultato* , per un loro concittadino illustre e con la vana speranza che per loro, per la società e quindi per i loro figli possa concretizzarsi un tipo di vita diversa dalla loro, con più benessere, In sintesi, essi sperano che i loro figli possano nel futuro, vivere in una società a modello: con più lavoro, più sviluppo, più qualità della vita, dove si possa coniugare anche l’effimero, come momento Caratterizzante dalla *gioia di vivere” Sulla base di quest’analisi e con sititati contenuti, una pubblica amministrazione non può essere l’espressione della società civile. Ecco che il problema si capovolge. Nello stato di diritto, tutto ritorna alla gente. Quando si dovrà scegliere la futura classe dirigente, parametri di riferimento, dovranno essere i progetti, l’associazionismo, la collettività, le regole, la trasparenza. Che si possa argomentare una politica fatta di scelte, di amministrazione, di indirizzi, di programmi non stereotipati, ma concreti, fattibili. Essere insomma protagonisti, non da primi posti nelle manifestazioni, ma nel pubblico, dalla parte della gente umile, e per la gente umile. Capaci di essere sintesi, proposta e progetto. Cioè costruire candidature, fuor dei luoghi comuni e da un certo ceto benpensante, dove tutto sembra “una recita a copione”. Occorre modernizzare, cambiare la gente, capire che oggi, più di prima, occorre rischiare e anche darsi da fare per il bene della collettività.
Cosmo Guazzo