La sala consiliare, che ospita la “cerimonia” di consegna della Cittadinanza onoraria al Senatore Ettore Liguori da parte del comune di Roccadaspide, è occupata in ogni ordine di posti: avanti sono riservati a dirigenti, medici e primari che hanno operato o operano ancora nell’ambito dell’ASL di Salerno e dell’ex ASL SA 3; le file più lontane dalla ribalta, sono appannaggio del pubblico accorso per festeggiare gli oltre 20 anni di operatività dell’Ospedale diventato “Adulto”, com’è titolato il numero speciale del mensile UNICO PATRIMONIO, distribuito nel corso della manifestazione.
A fare gli onori di casa, ci sono il Sindaco, Gabriele Iuliano; e il vice sindaco, Girolamo Auricchio. I due si danno il cambio nell’accogliere gli ospiti e invitati. Oltre al “festeggiato”, arriva anche l’On. Alfonso Andria ex senatore e parlamentare europeo, nonché indimenticato presidente della provincia di Salerno.
È Iuliano ad aprire la manifestazione ricordando il pezzo di storia che ha messo alla prova duramente la classe politica della fine del secolo scorso che ha dovuto fare diverse “capriole” per rispondere al grido di “dolore” proveniente dalla Valle del Calore. Ma rappresenta anche la nostalgia delle cose buone e belle fatte per la gente e con senso di responsabilità. Come ringrazia dirigenti, medici e infermieri che hanno preso in carico la gestione dell’ospedale con attenzione all’aspetto umano che sta dietro ogni malato.
Ed è proprio Daniela Comunale, medico oncologa, assessore alla sanità dell’attuale amministrazione, che dà il segno di cosa vuol dire dedicarsi a chi soffre. Esprime anche il rammarico che il diritto alla salute appare una cosa straordinaria invece di rientrare nella norma in una società avanzata: la differenza la fanno gli operatori. ma anche la sanità deve andare oltre e dare spazio alla medicina che si basa sugli screening generalizzati per porre dati certi e quanto più vicini alle effettive necessità del paziente.
A seguire interviene Auricchio. Nel corso della sua lunga presenza in politica, Girolamo, come lo chiamano tutti, è stato l’instancabile animatore di ogni possibile azione che portasse “acqua al mulino” dell’ospedale: prima fino all’apertura, e poi per mantenerlo in vita. L’attuale vice sindaco ricorda di essere stato consigliere ed assessore provinciale con Liguori, presidente; e poi al fianco di Andria.
“Il 9 aprile 2000 accadde un fatto eccezionale! – ricorda Auricchio – Nonostante il deficit della sanità della regione Campania, fu aperto l’ospedale con il pronto soccorso attivo!”.
Il merito fu di Ettore Liguori che trovò la soluzione nonostante fosse stato nominato da poco più di un anno. Alle successive elezioni regionali, Liguori, nonostante avesse ottenuto oltre 21mila preferenze, non riuscì ad entrare di nuovo in consiglio regionale.
Ma Auricchio, che ha fatto dell’ospedale la missione della sua “vita” politica, è già impegnato sul prossimo futuro con la realizzazione dell’Ospedale di comunità già finanziato e in procinto di vedere la luce andando ad occupare il piano non ancora utilizzato della struttura ospedaliera. Si tratta di un servizio alle persone che non necessariamente hanno bisogno di essere trattenute in corsia anche per la notte e, allo stesso tempo, hanno necessità di cure che necessitano di un’assistenza di personale specializzato. Ecco perché l’allarme lanciato da Auricchio sulla mancanza di medici è un punto saliente sul quale bisognerà impegnarsi fin da subito se non si vorrà vedere vanificati gli sforzi economici e sociali messi in atto. Infatti, mancano i primari che sono i “manager” della sanità! Senza personale qualificato l’intero progetto partirebbe con il piede sbagliato: “Sono i primari l’anima di un ospedale! – afferma Girolamo – Purtroppo la cattiva gestione dell’ASL unica della provincia di Salerno, fa rimpiangere i tempi in cui fu soppressa l’ASL SA 3, che era in attivo economicamente e vicina alla realtà territoriale sulla quale operava.”
Primari hanno dato un’anima all’ospedale
Un applauso dei presenti accoglie Ettore Liguori che si avvicina al microfono e comincia il suo intervento affermando che “La giornata non mi lascia indifferente!”
Ricordando che l’apertura dell’ospedale di Roccadaspide il 9 aprile del 2000 “fu un evento eccezionale e possibile perché feci leva dalla necessità di attivare il Pronto Soccorso come previsto dalla legge regionale del 1994 incardinata da Antonio Valiante”. Ma Liguori ricorda anche che nel breve lasso di tempo (poco meno di un anno e mezzo) fu attivato il 118, già funzionante in molte altre regioni d’Italia, e in Campania rimasto al palo per forti ingerenze esterne al consiglio regionale: “Ebbi il piacere di avere al mio fianco il dott. Giovanni Gregorio, primario di cardiologia a Vallo della Lucania che era anche esperto di legislazione relativa alla sanità. Come fu preziosa l’assistenza di alcuni funzionari regionali che operavano nell’assessorato già da tempo …”
Liguori ricorda che la solitudine in politica non paga … ma quando si mettono sulla bilancia e la soddisfazione per ciò che si è fatto e il dispiacere per quello che non si è riusciti a portare a termine, allora si è soli con la propria coscienza che sa fare bene i “conti”.
La cerimonia della consegna della delibera con la quale il consiglio comunale di Roccadaspide ha voluto annoverare Ettore Liguori tra i suoi cittadini è completata con la consegna dei riconoscimenti ai tanti protagonisti della vita dell’ospedale di Roccadaspide.
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