In Campania le 4 “realtà” selezionate, ai fini dell’attuazione della Strategia Nazionale per le Aree Interne, comprendono 93 Comuni per 233.340 abitanti (2017), di cui il 59% è classificato come aree periferiche ed ultra-periferiche. La superficie interessata è pari a 3.469 kmq, con una densità media di 71 ab/Kmq. Nella successiva tabella 1 si riporta il dettaglio delle singole aree, contenente un quadro d’insieme dei principali indicatori socio-economici (aggiornati al 2017).
La Strategia Nazionale per le Aree Interne (SNAI) rappresenta una azione diretta al sostegno della competitività territoriale sostenibile, al fine di contrastare il declino demografico che caratterizza le aree interne del Paese. L’obiettivo è creare nuove possibilità di reddito e di assicurare agli abitanti l’accessibilità ai servizi essenziali (trasporto pubblico locale, istruzione e servizi socio-sanitari) nonché di migliorare la manutenzione del territorio stesso.
Nell’area Parco Cilento Diano e Alburni sono due i progetti approvati: “Vallo di Diano” e “Cilento Interno”
.
L’area del Vallo di Diano è composta da 15 comuni (Atena Lucana, Buonabitacolo, Casalbuono, Monte San Giacomo, Montesano sulla Marcellana, Padula, Pertosa, Polla, Sala Consilina, San Pietro al Tanagro, San Rufo, Sant’Arsenio, Sanza, Sassano, Teggiano), tutti in provincia di Salerno e tutti rientranti nella categoria “aree interne”.
Totale Comuni 15 Popolazione residente 59.899 Superficie (Kmq) 725 Densità abitativa (ab/Kmq) 82,60 Variazione demografica (Istat- Censimento 2011-2017) -0,4% Ente Capofila Comunità Montana Vallo di Diano. Il 75% è costituito da piccoli comuni e non supera la soglia dei 5.000 abitanti. Si tratta di un’area con una popolazione residente al 2017 pari a 59.899 abitanti, con un tasso di popolazione over 65 al 2017 del 22,5%, in linea con la media nazionale relativamente alle aree interne. L’Area presenta una perdita di SAU tra il 2000 e il 2010 pari al -1,7%, più bassa rispetto alle altre aree interne e all’Italia. Si segnala anche una significativa perdita (-59,7%) di conduttori agricoli fino a 39 anni nell’arco di un decennio (2000/2010), che indica la mancanza di dinamicità di questo settore. L’attività agricola registra una percentuale di aziende con produzioni DOP/IGP particolarmente bassa (0,9%) e molto al di sotto della media Italiana, indice della sostanziale assenza di percorsi di valorizzazione delle produzioni agroalimentari a livello locale. L’indice di popolazione raggiunta da banda larga su rete fissa non inferiore a 20 mbps, è pari al 21,7% ed inferiore alla media nazionale, relativamente alle aree interne, che è del 46,3%. Il tasso di ricettività turistica (Posti letto per 1000 abitanti al 2016) è pari solo a 29,4, mentre il corrispondente valore registrato per le Aree Interne della regione Campania (116). Anche in questi territori la questione legata alla mobilità è molto sentita sia per gli spostamenti interni, sia per quanto riguarda l’accessibilità esterna all’area, che pure appare decisamente favorita (ma oggi non adeguatamente sfruttata) dalla gravitazione sulla modernizzata autostrada SA-RC. Per quanto riguarda la scuola oltre ai problemi legati al trasporto scolastico, emergono interessanti esperienze legate al collegamento scuola-lavoro. L’offerta formativa è così distribuita, sono presenti nell’area: licei, istituti professionali (prevalgono indirizzi nei settori della ristorazione e dell’agricoltura) e istituti tecnici.
L’Area: Cilento Interno
Si tratta di un’area composta da 29 Comuni (Aquara, Bellosguardo, Campora, Cannalonga, Castelcivita, Castelnuovo Cilento, Castel San Lorenzo, Ceraso, Controne, Corleto Monforte, Felitto, Gioi, Laurino, Magliano Vetere, Moio della Civitella, Monteforte Cilento, Novi Velia, Orria, Ottati, Perito, Piaggine, Roccadaspide, Roscigno, Sacco, Salento, Sant’Angelo a Fasanella, Stio, Valle dell’Angelo, Vallo della Lucania), con il 57 per cento di popolazione in area interna e la maggioranza dei comuni classificati come periferici (sono 14 i comuni periferici e ultra-periferici) con punte di spopolamento elevate pari a -5,9% tra il 2001 e il 2011 e 4,1% tra il 2011 e 2017. La popolazione residente al 2017 è pari a 48.440 (di cui 14.661 sono i residenti in aree periferiche e ultra-periferiche) con un tasso di cittadini stranieri pari al 4,1% ed un tasso di popolazione over 65 al 2017 del 26%, superiore sia alla media regionale per le aree interne che alla media nazionale per le aree interne 23%). L’Area denota una consistente perdita di SAU (-9,3% tra il 2000 e il 2010), una preoccupante perdita di conduttori agricoli con età fino a 39 anni, pari a -48,4%. L’indice di popolazione raggiunta da banda larga su rete fissa non inferiore a 20 mbps è del 14,7%, inferiore alla media nazionale aree interne pari al 46,3%. Il tasso di ricettività (n° di presenze per 1000 abitanti) pari al 320,5% è inferiore al valore regionale e nazionale per la stessa tipologia di Area. La questione legata alla mobilità è molto sentita dagli attori territoriali che segnalano come essa dovrebbe essere affrontata sia per gli spostamenti interni, sia per quanto riguarda l’accessibilità esterna all’area, in particolare per quanto riguarda la questione legata al funzionamento dell’aeroporto Salerno- Pontecagnano e l’estensione dell’alta velocità da Salerno a Battipaglia. Particolarmente grave è lo stato di manutenzione delle strade, attribuito alla mancanza di fondi. La percentuale di comuni dotati di offerta scolastica è piuttosto bassa: 69 % per la scuola primaria, 55,2% per la scuola secondaria di I grado e 17,2% per la scuola secondaria di II grado. Oltre ai problemi legati al trasporto per la frequenza scolastica, emerge come critica l’insufficiente offerta formativa legata alle vocazioni del territorio. Sono presenti nell’area licei, istituti tecnici (l’indirizzo “amministrazione, finanza e marketing” conta il maggior numero di studenti) ed istituti professionali (prevalgono gli indirizzi legati all’enogastronomia e ai servizi alberghieri).
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