“La Fials esprime preoccupazione e disappunto verso l’ennesimo atteggiamento di mancata tutela e rispetto dei lavoratori afferenti al P.O. di Polla”, è questo l’incipit della missiva a firma del sindacato dei lavoratori di categoria inviata stamane al Direttore Sanitario P.O. Polla, al Direttore Amministrativo P.O. Polla, al Direttore Generale Asl Salerno, al Direttore Amministrativo Asl Salerno, al Direttore Sanitario ASL Salerno, al Direttore GRU ASL Salerno, al Responsabile Relazioni Sindacali, allo Studio Legale Fials Salerno e ai lavoratori Interessati. “Tale condotta persevera da diversi mesi oltre a coinvolgere gli operatori stessi che, nell’attuale cedolino si sono visti negare le spettanze dovute, scaturite da prestazioni elargite ma, soprattutto riconoscimenti economici ed indennità previsti dal CCNL vigente – si continua a leggere nel comunicato – duole constatare che ad oggi abbiamo rilevato mancata liquidazione del lavoro straordinario effettuato ed autorizzato, mancata liquidazione della premialità Covid legata ad attività svolta nel 2020 (quasi 2 anni fa), mancata liquidazione prestazioni aggiuntive individuate nel Piano Operativo regionale per il recupero delle liste di attesa ai sensi dell’art. 29 del D.L. n. 104 del 14 agosto 2020, mancata liquidazione Pronte Disponibilità effettuale, mancata liquidazione indennità art. 86 agli operatori socio sanitari che prestano servizio in alcune specifiche U.O. Le discrepanze rilevate sono diverse e tangibili basti vedere che in diverse U.O. alcuni operatori hanno percepito le spettanze mentre altri sono in attesa di riceverle da mesi”. Un documento che mette in evidenza diversi disagi che si sono registrati tra gli operatori del settore e che vuole chiarire diversi punti. “Si evidenza, inoltre, una reale difficoltà comunicativa, un reale distaccamento di codesta Direzione nei confronti di ogni singolo dipendente, vero cuore pulsante dell’organizzazione sanitaria – esprime ancora la lettera – una Direzione ormai lontana anni luce dalle problematiche comuni, dei singoli dipendenti, con una struttura direzionale diventata inaccessibile a tutti, ove le OO.SS. devono prenotarsi per richiedere confronto e informativa, prerogative sindacali che il Direttore dovrebbe ben conoscere e rispettare viste le competenze acquisite”. E poi la Fials incalza: “Una gestione imbarazzante del P.O., che ha visto lo “smembramento” di alcuni servizi come l’ufficio turni il vero collante tra la Direzione e gli operatori, forse troppo vicino ai lavoratori e poco incline ad una politica presidiale volta ad un vero e proprio depotenziamento dei servizi e dell’offerta sanitaria rivolta agli abitanti del Vallo di Diano che conta circa 60000 abitanti. Questa ovviamente è la percezione dell’O.S. Fials”. Fa riferimento quindi ai piani in agenda: “Una programmazione dei servizi ad oggi inesistente, con gli utenti che si rivolgono maggiormente fuori Regione (Basilicata), in quanto, in grado di offrire un minimo di assistenza di un certo livello, con personale adeguato. Ulteriori criticità sono state rilevate presso il Distretto 72 di Sala Consilina diretto dalla medesima Direzione. Ad oggi non sono attive le cure palliative domiciliari, servizio previsto dai Lea e dai Decreti Regionali in materia, la cui inattivazione grava pesantemente sulle condizioni di pazienti oncologici che, con ovvie difficoltà legate alla loro precaria condizione di salute, sono costretti a percorrere molti chilometri per poter godere di un loro diritto”. Un riscontro di quanto riportato è previsto entro dieci giorni mentre il sindacato auspica che tale denuncia sia a favore del bene della intera collettività che ovviamente fa capo al presidio ospedaliero di Polla.
Redazione