Onorevole Furore, ci parli un po’ di lei.
Sono Mario Furore e sono nato a Foggia, nella splendida Puglia, nel 1988. Nel 2012 la ricerca di un cambiamento politico e sociale mi ha spinto a diventare attivista del Movimento 5 Stelle e, successivamente, nel 2014 ho conseguito la laurea in Legge. Sono un ragazzo del Sud. Meridionalista convinto e dopo anni di attività e presenza costante sul territorio, nel maggio 2019 mi sono candidato e sono stato eletto Deputato al Parlamento europeo, il più giovane della delegazione dei 76 italiani. Il 2 luglio, a Strasburgo, è iniziata la IX legislatura del Parlamento Europeo. Per la prima volta un foggiano entrava in quell’aula. Un onore e un privilegio. Ho provato un’emozione fortissima e, al tempo stesso, ho avvertito il peso di una grossa responsabilità.
Faccio parte della commissione Trasporti e Turismo e della commissione per le Petizioni, sono anche membro delle Delegazioni alla commissione parlamentare mista Ue-Cile e all’Assemblea parlamentare paritetica ACP (Africa, Caraibi, Pacifico) -Ue.
Il suo impegno per i giovani, l’Europa, il sud con il turismo ad esso collegato è molto importante. Quali sono le novità?
La crisi provocata dalla pandemia ha messo in evidenza l’importanza strategica del turismo per l’UE. In effetti, essendo il terzo settore economico per importanza nell’Unione, il turismo influisce notevolmente sulla crescita economica, sull’occupazione e sullo sviluppo sociale. Essendo composto da molti, variegati operatori con esigenze differenti, il comparto ha nel tempo ricevuto sostegno da vari programmi. In particolare però i giovani e il Sud possono beneficiare, oltre dei normali programmi di finanziamento, del Piano Nazionale di ripresa e resilienza. Mi preme poi ricordare che la Commissione europea ha proposto a febbraio l’avvio di un percorso di transizione nel settore del turismo co-creato con le parti interessate, tramite un processo collaborativo essenziale per aiutare la trasformazione degli ecosistemi industriali. Poiché l’ecosistema turistico è stato il più colpito dalla pandemia e deve affrontare grandi sfide per realizzare la transizione digitale e ambientale, è stato il primo ecosistema industriale in cui è stato avviato un processo di co-creazione per sviluppare un percorso di transizione. L’obiettivo è incoraggiare e invitare tutti i gruppi e le parti interessate nell’ecosistema turistico a impegnarsi e svolgere la propria parte nell’iniziativa: questa è una grande opportunità per i giovani del Sud di diventare parte attiva della creazione di una nuova identità turistica per il Sud.
Per i Fondi Europei invece, quali sono le misure che verranno attuate?
Siamo all’inizio della programmazione del Quadro Finanziario Pluriennale e gli Stati stanno ora presentando i piani di cooperazione per accedere ai fondi della politica di coesione. Inoltre, come già ho accennato, ci troviamo a poter contare sui fondi dello strumento di recupero e resilienza: il PNRR sarà fondamentale nei prossimi anni per riuscire non solo a uscire dalla crisi economica che la pandemia ha creato, ma anche a dare un impulso nei settori chiave per il futuro, ovvero la digitalizzazione e la lotta ai cambiamenti climatici. Inoltre il pacchetto “Fit for 55” imporrà una nuova visione strategica a livello energetico: sono grandi sfide che dobbiamo affrontare sapendo cogliere le opportunità che ci aprono. Il sistema economico italiano ha mostrato le sue fragilità negli ultimi due anni, ma anche i suoi punti di forza: abbiamo ampi margini di crescita, e il PNRR ci dà gli strumenti per finanziare la formazione e lo sviluppo dei settori che sono strategici per il futuro.
Guerra Russia- Ucraina, cosa farà l’Italia? Lei, cosa pensa delle misure di sostegno che già sono state decise?
L’aggressione militare in Ucraina per volontà di Putin non può lasciarci indifferenti o silenti. Questa invasione contrasta con i più elementari principi del diritto internazionale e merita la più ferma e risoluta condanna. Nessun cittadino vuole la guerra: dagli ucraini che resistono con coraggio e provano a mettere in salvo le proprie famiglie dagli attacchi militari, ai russi, che manifestano in piazza nonostante la dura repressione da parte delle forze di polizia, agli europei, che in questi giorni scendono nelle strade delle proprie città per dare vicinanza al popolo ucraino e chiedere la fine di questa guerra alle porte dell’Europa. Ognuno di noi in questi giorni controlla le notizie, nella speranza che questo dolore possa finire. Abbiamo visto scene strazianti, che non avremmo mai immaginato fino a una settimana fa. Spero che il dialogo possa avere il sopravvento sulla violenza, perché è a rischio il futuro di tutti noi.
Le misure politiche ed economiche e le forti penalizzazioni sul piano economico che l’Italia insieme ai paesi dell’Unione europea e della NATO hanno deciso di mettere in atto hanno l’obiettivo di indurre la Russia a ritirare le truppe e a riprendere la via del negoziato con sincera disponibilità.
Questa situazione giustifica anche l’adozione, da parte dell’Italia nel quadro dell’Unione europea, di iniziative di sostegno che consentano all’Ucraina di esercitare il diritto alla legittima difesa e di proteggere la sua popolazione contro l’aggressione militare.
Il Movimento persegue sempre la pace, quale principio di valore assoluto in grado di alimentare il dialogo a tutti i livelli e di offrire una prospettiva di duratura stabilizzazione dei territori e di sviluppo sociale economico e culturale delle popolazioni.
Il ripudio della guerra quale strumento di offesa e di risoluzione delle controversie, sancito dalla nostra Costituzione, è la stella polare che ispira da sempre l’azione politica del Movimento.
È importante ribadire quindi che il precipitare degli eventi impone una risposta unanime e univoca, all’interno di una cornice europea, anche sul piano del sostegno all’approvvigionamento militare, senza che questo sostegno significhi l’abbandono di ogni sforzo diplomatico e di ogni spiraglio di soluzione politica, che rimane l’obiettivo prioritario per il quale continueremo a lavorare con la massima concentrazione.
Nello stesso tempo, sto lavorando per sostenere quelle famiglie e associazioni che in questi giorni mi hanno segnalato la tragica situazione dei minori organi in Ucraina. Bambini costretti a rifugiarsi negli scantinati senza medicine, cibo e assistenza. Per non parlare dei piccoli feriti e di chi ha perso la vita. Un dolore straziante. È nostro dovere intervenire per proteggerli e per questo ho inviato una lettera alla Presidente della Commissione europea Ursula Von Der Leyen per attivare dei corridoi umanitari speciali per i minori orfani. Dobbiamo permettere a questi bambini di raggiungere un luogo sicuro in Europa. Non perdiamo di vista l’umanità.
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