In una società postmoderna, liquida e nichilista come la nostra, la figura dell’insegnante è più che mai importante, poiché consente di ridurre i rischi provocati dall’ormai consolidata crisi dei valori. Ancor più nevralgica è poi la funzione dell’insegnante di religione, che, per natura e vocazione, è chiamato ad arginare i grovigli della secolarizzazione, e a porre in luce la bellezza della Parola di Dio. Dunque, diventare insegnanti di religione è oggigiorno una vera e propria missione, una sfida da “trincea”, ma non per questo irrealizzabile.
Ecco, in questo articolo cercheremo di far luce su questa ambita professione, e sul relativo percorso di studi da intraprendere. Ma partiamo dal principio. Va anzitutto detto che per insegnare religione è necessario conseguire una laurea magistrale in scienze religiose. Titolo che viene rilasciato dagli Istituti di Scienze Religiose a seguito di un percorso quinquennale (Issr). Nel centro storico di Salerno, alle spalle del Duomo, ha sede l’Istituto Superiore di Scienze Religiose San Matteo che, come ogni Issr, offre le seguenti opportunità: una pregevole formazione teologica/spirituale; l’abilitazione all’Insegnamento della Religione Cattolica nelle scuole statali di ogni ordine e grado; la preparazione al diaconato permanente, ai ministeri e ad altri servizi nella Chiesa locale. I titoli accademici ecclesiastici in teologia e scienze religiose rilasciati dall’Issr San Matteo godono ormai del riconoscimento civile, anche perché, nel 2017, l’istituto è diventato facoltà universitaria. L’offerta formativa è poi davvero notevole, ed è supportata da docenti dotati di grande professionalità. Al pari degli altri Issr italiani, anche il San Matteo è sorto per rispondere positivamente all’esigenza, emersa durante il Concilio Vaticano II, di spronare i fedeli allo studio di materie teologico-religiose.
Va tuttavia precisato che per diventare dei validi insegnanti di religione non è sufficiente il solo possesso del titolo di laurea magistrale in scienze religiose con indirizzo pedagogico-didattico, ma occorre godere anche di tre requisiti fondamentali. Competenze che, per il canone 804, paragrafo secondo, del Codice di diritto Canonico, consistono nell’eccellere per retta dottrina, per testimonianza di vita cristiana e per abilità pedagogica. Ora, se quest’ultima si acquista durante il percorso di studi, le prime due sono invece condizioni necessarie per poter accedere all’istituto. Condizioni che possono tradursi nell’avere fede, nel credere in Dio, nell’essere appassionati alla Bibbia e, quindi, nel partecipare attivamente alle celebrazioni eucaristiche ed ai sacramenti. Tant’è che tra i documenti da presentare in sede d’iscrizione figura il certificato con cui il proprio parroco descrive il tipo di servizio che l’aspirante studente presta presso la sua chiesa di appartenenza. Tuttavia, oltre alla laurea magistrale in scienze religiose ed ai tre requisiti sopraindicati, per potere insegnare religione è necessario possedere anche l’idoneità rilasciata dall’ordinario diocesano.
Chi può iscriversi all’Issr San Matteo? L’Istituto è aperto a tutti. Gli alunni si suddividono in ordinari, uditori o straordinari. Gli ordinari sono coloro i quali, aspirando ai gradi accademici rilasciati dall’Istituto, frequentano tutti i corsi prescritti, sostenendo i relativi esami. Gli uditori frequentano, invece, uno o più corsi e, se lo desiderano, possono sostenere i relativi esami.
Come iscriversi? Sul sito internet dell’Issr San Matteo https://www.issrsalerno.com/ troverete tutte le informazioni utili per un’eventuale iscrizione.
Con l’intento di far luce sul ruolo dell’insegnante di religione nell’epoca contemporanea abbiamo intervistato il Direttore dell’Issr San Matteo, Prof. Don Bruno Lancuba. Il Professor Don Bruno Lancuba è parroco presso la parrocchia Santa Maria delle Grazie in Agropoli, ed è un affermato biblista e docente di Esegesi e Filologia dell’Antico Testamento. È inoltre autore di numerose ed apprezzate opere di ambito religioso.
Direttore Lancuba, con la laurea magistrale in scienze religiose rilasciata dall’Issr San Matteo di Salerno è possibile insegnare religione nelle scuole italiane?
“Con la laurea magistrale in scienze religiose è possibile insegnare religione nelle scuole di ogni ordine e grado, perché è un titolo accademico riconosciuto dallo Stato, che garantisce di poter lavorare a pari merito con tutti gli altri insegnanti. Va però ricordato che la religione cattolica, nelle scuole italiane, è una materia che gli studenti possono o meno scegliere di seguire. È quindi compito dell’insegnante di religione renderla interessante e coinvolgente. L’Issr San Matteo, che è unico in tutta la provincia di Salerno, tenta di formare i futuri docenti di religione attraverso un percorso accademico che tiene conto sia di materie religiose, sia di materie afferenti all’ambito umanistico-antropologico. Si studiano sia argomenti che attengono esclusivamente all’ambito religioso, come Sacra Scrittura, dogmatica, morale e teologia, sia argomenti filosofici e umanistici. L’istituto di Scienze religiose San Matteo vuole formare non solo all’insegnamento della religione cattolica, ma anche a quella che è l’inculturazione della fede. L’alunno deve tener presente l’ambiente in cui vive. È necessario conoscere non solo la dimensione delle scienze religiose ma anche la realtà, cioè il contesto in cui è chiamato a prestare la propria opera. La teologia va fatta in contesto, direbbe il Papa, cioè con un occhio rivolto a tutti i movimenti culturali che ci circondano. Sovente gli studenti dell’Issr sono anche impegnati in attività pastorali presso le loro parrocchie di provenienza”.
Vuole rivolgere ai nostri lettori un invito ad iscriversi all’Istituto di Scienze Religiose San Matteo?
“L’invito è motivato dal fatto che è una scuola rivolta all’uomo e alle sue dimensioni antropologica, filosofica e spirituale. Si presta attenzione all’uomo nelle sue molteplici dimensioni. E lo si vuole formare affinché possa poi rendere un servizio completo lì dove sarà chiamato a lavorare. È interessante che a fare questa intervista sia una persona che si è laureata qui da noi con una tesi in filosofia. Questo per dire che l’Issr San Matteo tiene in grandissima considerazione non soltanto le materie del ramo religioso e spirituale, ma anche quelle del ramo umanistico-antropologico”.
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