Come ogni anno approfitto della presenza di amici e familiari per ripercorrere, insieme con loro, i sentieri più caratteristici della Valle del Calore. Tra questi non poteva mancare quello delle gole del Calore che si trovano a valle dell’oasi del WWF del Remolino.
Gli squarci bellissimi che si aprono nella folta vegetazione sono dei veri e propri quadri della natura e le sculture disegnate dai vortici dell’acqua che intravedono, quando ci si ferma a riprendere fiato, pagano ampiamente della fatica (il percorso è di difficoltà medio-bassa) che bisogna fare nell’ora e mezza di passeggiata completamente all’ombra che dalla fontana ristrutturata porta all’oasi. Punto dolente di questo sentiero è la scarsa segnaletica, la poca pulizia e la mancata messa in sicurezza di alcuni punti critici. E’ un vero peccato che un così splendido percorso non possa essere vissuto in tranquillità anche da chi solo in queste occasioni si “avventura” a scoprire i punti magici del Parco finora visti solo in cartolina! Devo
anche segnalare la presenza di carcasse di frigoriferi e lavatrici che, catapultate dall’alto del paese, sono ora ai margini del sentiero a ricordare ai volenterosi escursionisti che, anche a Felitto, è arrivata la “civiltà!” Merita una segnalazione uno sversamento abusivo con
tanto di tubo che scarica liquami direttamente nel Calore!!!
Altro discorso si deve fare per i sentieri a monte dell’oasi (difficoltà media, tempo di percorrenza 2 ore).
Essi sono ben segnati e ben tenuti. Molti sono i turisti che vi avventurano senza adeguata attrezzatura (scarpe e vestiti adatti nonché una borraccia d’acqua) e si ritrovano a subire fatiche aggiuntive.
L’oasi, invece, è letteralmente presa d’assalto da turisti ma anche da vacanzieri locali. L’area è attrezzata per pic-nic e per un rinfrescante bagno nelle acque pulite sia a monte sia a valle della diga dell’ex centrale elettrica. Un pattino e delle canoe a noleggio consentono, anche ai più pigri, di inoltrarsi nelle piccole anse del fiume Calore. Utili il piccolo chiosco e i bagni adiacenti il parcheggio delle auto.
Le auto appunto sono l’altro aspetto negativo. Occupano molto spazio e rendono caotica tutta l’area che andrebbe assaporata con tranquillità e lontana da rumori familiari a chi vive in città congestionate dal traffico. Sarebbe opportuno creare un parcheggio in un terreno distante dall’oasi per migliorare la godibilità e per poter continuare a definirla tale!
Bartolo Scandizzo