Per chi come me è nato in piena guerra fredda e ha attraversato l’intero secolo “breve” che ci ha portato nel 3° millennio e che ha vissuto il crollo dell’Unione Sovietica e la nascita dell’Europa come l’abbiamo vissuta da allora ad oggi, i fatti di questi giorni sono un ritorno al passato del quale avremmo volentieri fatto a meno!
Ricordo con infinita nostalgia il tempo, era il 2010, che mi portò a Mosca per incontrare, da presidente del Consorzio Albergatori di Paestum, Paestum In, i rappresentanti di un Tour Operator al quale erano associate oltre 4000 agenzie in tutta la federazione Russa.
Era un mondo che si era messo in movimento già dal 1989 con l’abbattimento del “muro2 che divideva la città di Berlino, per assaporare i piaceri del “muoversi” verso un mondo che, fino ad allora, era stato loro precluso: il nostro!
In quella occasione, erano con me Franco Vertullo e Angelo Palladino, partecipammo ad un meeting con il presidente del T.O. “Elefhantik” presso la sede dell’ENIT (‘Ente Nazionale Italiano per il Turismo) a Mosca. Noi presentammo la realtà del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni (PNCVDA) e loro ci spiegarono che in Russia si prospettava una forte propensione a muoversi verso l’Occidente, e in particolare l’Italia.
Conoscemmo Irina, una brava operatrice con la quale accendemmo un faro sul turismo culturale: una vera novità per il mercato russo in quel momento. Infatti, in quel tempo, andava per la maggiore il turismo di alto “bordo”, che aveva preso di mira le più importanti destinazioni sciistiche italiane; e il turismo balneare a basso costo (molto rumoroso) non molto adatto alla nostra realtà, si riversava sulla Riviera Adriatica.
Già nell’autunno dell’anno successivo, ospitammo a Paestum una folta delegazione arrivata in Italia meridionale per conoscere il territorio e prendere visione delle nostre strutture e conoscere da vicino il territorio.
Nel mese di giugno arrivò un primo gruppo composto da famiglie di docenti universitari con bambini per un soggiorno di 15 gg. Il programma, concordato a monte, prevedeva molto mare e diverse escursioni nei siti archeologici e paesaggistici presenti nell’area del PNCVDA.
Allora ero ancora attivo come docente presso la scuola primaria di Tempa San Paolo nel comune di Capaccio Paestum; e chiesi ai nostri ospiti se volevano consentire ai loro bambini di trascorrere una mattinata presso la nostra scuola; furono subito d’accordo e organizzammo la visita che risultò un’esperienza entusiasmante che ripetemmo anche l’anno successivo quando l’agenzia inviò un altro gruppo. Proposi anche la redazione di un giornalino in russo dove i bambini raccontavano la loro esperienza a Paestum: accettarono di buon grado anche questa proposta.
A seguito dell’invasione della Crimea da parte della Russia nel 2014 e alle sanzioni messe in campo già in quella occasione dall’Unione Europea e alle contromisure prese dal governo di Putin, i flussi turistici provenienti dalla Russia si interruppero.
La storia, la musica, la letteratura, lo sport … della Russia sono parte di chi, nel mondo, ha studiato, letto ascoltato, assistito ad eventi e solo la politica può separare come è accaduto al tempo dell’URSS e poi della federazione della Russia.
Allo stesso tempo, per fortuna, nello spazio, Stati Uniti, Russia, Cina ed Europa collaborano attivamente nella stazione orbitante internazionale. Questo è un altro esempio al quale far riferimento per capire che un minimo denominatore comune può e deve essere sempre perseguito se si è un buona fede. Solo chi dice una cosa e ne pansa un’altra può essere così maldestro da immaginare che si potrà stare meglio dopo essere passati per il peggio.
Ecco perché confidare nell’intelligenza del genere umano è la sola “arma” di “costruzione” di massa potrà portare il genere umano a prendere coscienza, come è già successo con il clima, che solo la cooperazione potrà far progredire per il meglio la Terra sulla quale nessuno può vantare un diritto di primogenitura.
Quei bambini che sono venuti a Paestum, che oggi sono uomini e donne in età della “ragione”, dovranno rinunciare a vivere in un mondo aperto e inclusivo essendo stati ricacciati in una dimensione di “patria” che credevano fosse stata consegnata alla storia.
Anche noialtri, che ci avviciniamo al traguardo di un secolo di vita in un mondo libero di andare e venire, dovremo fare i conti con le ataviche pulsioni di casa nostra che vorrebbero ricondurci nei recinti nazionalistici, che pure riaffiorano, dobbiamo prendere atto che la nostra possibilità di movimento si è ristretta …
Cliccando sui seguenti link è possibile sfogliare il giornale Elephantik e la brochure:
Elephantik: https://www.unicosettimanale.it/pdf/1323/elephantik
Brochure Paestum, Velia, Certosa di Padula e Cilento – Italiano e Russo: https://www.unicosettimanale.it/pdf/1322/brochure-paestum-velia-certosa-di-padula-e-cilento—italiano-e-russo