Da due giorni i ragazzi del Collettivo battipagliese “La Fronda”, singoli cittadini e associazioni insieme, girano, alcuni vestiti da Pulcinella, per le strade di Battipaglia. Chiedono ai residenti una firma, perchè venga rispettato il regolamento già esistente per la gestione del verde pubblico da parte dell’amministrazione comunale vigente. Una (e)mozione di iniziativa popolare, la definiscono. Ed hanno ragione. È in corso, infatti, da diversi anni, la rimozione di molti alberi storici e quelli che restano sono spesso oggetto di manutenzione discutibile, come se la potatura fosse un vantaggio esclusivo dello spazio urbano e non delle piante. Altrettanto discutibili gli interventi di riqualificazione di alcune aree cittadine, che hanno letteralmente asfissiato il verde, ricoprendo per molti centimentri i tronchi degli alberi di asfalto, quando non hanno direttamente proceduto al loro espianto. Ovviamente poi, non c’è stata compensazione di quanto tolto, non sono stati ripiantati alberi, non si è tenuto conto della normativa esistente che obbliga il comune di residenza di porre a dimora un albero per ogni neonato o minore adottato, nè si è mai redatto un bilancio arboreo, che potesse dar conto, almeno coi numeri visto che ne manca la coscienza, di quanto sia necessario, all’interno di una città, un “equilibrio verde” che risponda alle costanti emissioni di CO2 da carburante, restituendo ai cittadini stessi un’aria quanto meno respirabile. Quella del collettivo “La Fronda” è una istituzione recente, che vuole bene al bene pubblico molto di più dei suoi affidatari a tempo. Sono in giro per le strade ed al Bar Capri, in via pastore 42, a Battipaglia, da ieri e fino a stasera alle 21.00. Non fosse che la scorsa primavera ne è scaturita una polemica, concluderei quest’articolo parlando di Battipaglia come “porta di ingresso del Cilento”, perché se marketing deve essere, che promuova almeno la strada degli alberi.
“Sorridi di questa umanità, che si aggroviglia su sé stessa. Cedi la strada agli alberi.” (Franco Arminio, Cedi la strada agli alberi)