Continua la campagna di vaccinazione per fronteggiare la quarta ondata della pandemia da Covid 19 che, dal 2020, ha interessato tutto il pianeta Terra. Dall’inizio dell’anno sono state coperte dalla prima e dalla seconda dose di vaccino circa l’80 % degli Italiani e da qualche settimana con la terza dose si conta di arginare soprattutto la variante Omicron che pare essere più contagiosa ma meno pericolosa delle precedenti. Tommaso Pellegrino, Consigliere regionale della Campania interviene sulla somministrazione dei vaccini relativamente alla terza dose che in questi giorni sta interessando una buona fetta della popolazione campana. “L’eccellente adesione dei campani alla terza dose rappresenta un significativo elemento di ottimismo, ma ritengo inaccettabile che anziani, persone fragili e donne in stato di gravidanza restino ore in attesa della somministrazione del vaccino, quasi sempre all’aperto con avverse condizioni meteorologiche – ha detto – le lunghe file all’ingresso dei centri vaccinali sono un chiaro segno di responsabilità con il quale i campani stanno rispondendo alla quarta ondata della pandemia, che numeri alla mano, è in crescita nella nostra Regione e in tutta Italia. Ma con altrettanta responsabilità vanno potenziati e implementati i centri vaccinali. Sarebbe opportuno e auspicabile creare percorsi dedicati ad anziani, soggetti fragili e donne in gravidanza. Una condizione alla quale le Istituzioni non possono derogare per essere coerenti con la campagna di sensibilizzazione che si sta portando avanti e credibili evitando disservizi e disagi ai cittadini che responsabilmente si recano ai centri vaccinali”. Anche il Vallo di Diano, si attrezza con i suoi punti di vaccinazione: a Sala Consilina sono circa un centinaio le dosi che vengono inoculate ogni seduta che viene programmata in agenda. E si registra una straordinaria partecipazione perché sensibilizzati i cittadini del posto sulla utilità e sulla importanza di vaccinarsi. Resta, però, ancora qualcuno che non crede nell’efficacia del vaccino ed è attualmente scoperto volontariamente dalla somministrazione. Una percentuale, fortunatamente esigua rispetto ai grandi numeri derivati da chi crede fermamente nel vaccino. Diverse invece le badanti e qualche addetto del personale domestico che ancora sprovvisto di vaccino ha ricevuto la prima dose perchè altrimenti sarebbe stato nella condizione di non poter espletare le mansioni impartite. Così come i numeri parlano chiaro: meno ricoveri e meno possibilità di riempire i reparti di terapia intensiva se tutti siamo vaccinati. Un messaggio chiaro ai più, ma ancora non chiaro a chi non vuole vaccinarsi e che sta coprendo una piccola fetta della popolazione. Anche a Teggiano, tante sono state le richieste di ricevere il vaccino anche se si tratta della terza dose e questo lascia ben sperare in un recupero prudente e in un ritorno graduale alla cosiddetta libertà. All’ospedale di Polla pure prosegue la vaccinazione del personale sanitario che, dopo avere ricevuto la terza dose e, pur in mezzo a mille difficoltà come la carenza di personale medico e infermieristico, reparti che da tempo vengono coperti solo da un’unita medica, si dice pronto a eseguire i protocolli in caso di eventuali altre ondate di contagi. Mentre la raccomandazione ad usare sempre mascherine e distanziamento è ormai d’obbligo.
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