Signor Presidente, dopo un anno dall’ultima intervista che concesse a “Il Valcalore”, siamo qui a chiederle di fare in piccolo bilancio. Ci sono state le elezioni e lei ha ottenuto un successo straordinario: se lo ricorda?
Si Ricordo una battaglia difficile. Ma l’aspetto lusinghiero di quell’evento e stato il riconoscimento all’impegno profuso nell’assolvere il precedente mandato. Non posso dimenticare che, oltre all’affermazione del Centro – Sinistra, fu gratificato da moltissimi consensi personali che ci consentirono la vittoria al primo turno.
Cominciammo l’altra intervista con una domanda sulla Valle del Calore: Le sue prospettive, i suoi problemi. Parlò di potenzialità inespresse. Cosa è cambiato in un anno?
Quelle potenzialità in parte si sono espresse. Penso all’avvio del progetto riferito al Distretto Rurale per quale abbiamo finanziato lo studio di fattibilità, quindi un ritorno alla vocazione originale. Altro aspetto quello del miglioramento della viabilità nel quale siamo impegnati in modo deciso anche per dare sbocco alle molte iniziative imprenditoriali che, seguendo l’esempio mai abbastanza citato della Cooperativa Valcalore, hanno tutto il diritto di essere messi in condizione di avvicinarsi fisicamente ai mercati. Appunto, il problema ancora irrisolto è quello della viabilità e di un collegamento più comodo con la zona costiera. Sara Fondovalle o adeguamento della viabilità esistente La Comunità Montana Albumi ha preso l’iniziativa per affrontare il problema. A breve avremo un incontro in Provincia con tutti i soggetti interessati. In quella sede, in un confronto che spero sia conclusivo, saranno valutate tutte le opportunità: sia un eventuale ripescaggio del progetto Fondovalle sia un adeguamento funzionale dell’esistente con innesti o modifiche dei punti critici. Una cosa è certa, sulla mobilità delle popolazioni della Valle Calore si dovrà un impegno dell’Amministrazione stradale.
In che percentuale queste risorse saranno impegnate nella Valle del Calore? E su quali arterie?
Su questo preferisco aspettare la definizione del nuovo piano provinciale e l’approvazione del bilancio preventivo. L’impegno è quello di risentirci per dare immediata informazione sugli impegni che prenderemo.
Un anno fa ha inaugurato la pic-nic tra Piaggine e l’incrocio di Cervati. Quella strada già impraticabile. Chi dovrebbe provvedere alla manutenzione?
Questo tipo di strade, proprio perché situate in zone di montagna e soggette a gelate e ad altri agenti atmosferici, hanno bi- sogno di una manutenzione continua. Cosa che non sempre può avvenire a causa di un ridotto numero di personale. L’Amministrazione ha deciso di costituire una società mista alla quale affidare l’incarico di provvedere alla manutenzione della viabilità provinciale. Sono convinto che questo migliorerà la situazione e si potrà essere più tempestivi negli interventi dando risposte anche a situazioni particolari come quella da lei segnalata.
Ci Parlò, allora, dei rifiuti come risorsa: come pensa di tradurre questa intuizione in atti amministrativi?
Ci sono realtà in Provincia dove la raccolta differenziata la praticano e non la vedono solo in TV? Il 26 febbraio ’00 a Salerno si svolgerà, contemporaneamente ad altre province, “L’Italia che ricicla” per sensibilizzare i cittadini ad un’attenzione alla raccolta differenziata. Lo stesso Consiglio Provinciale si dedicherà una seduta monotematica al problema dei rifiuti. Bisogna decidere se prendere la strada della costruzione di impianti di termodistruzione. Questa soluzione evita problema delle discariche, che nessuno vuole sul proprio territorio, ma ne pone altre. Un fatto è certo, lo smaltimento dei rifiuti solidi non è un problema del comune vicino, ma è un’esigenza di tutti, Per cui è indispensabile assumere un atteggiamento responsabile e costruttivo. Solo così, ha ricordato lei, farlo diventare un’
Sappiamo che l’Amministrazione Provinciale ha lavorato in modo coordinato con il Parco del Cilento e Vallo di Diano per raggiungere traguardi importanti come il riconoscimento da parte del’UNESCO come patrimonio mondiale da altri impegni?
Continueremo ad impegnarci per dare continuità all’azione di promozione che, insieme al Parco Nazionale del Cilento ad altre agenzie presenti sul territorio, hanno posto il Cilento al centro dell’attenzione nazionale e internazionale con un grado di visibilità invidiabile. Prossimamente, a S. Maria di Castellabate, sarà istituito il “Centro di salvaguardia del Paesaggio Culturale del Mediterraneo” in collaborazione con l’IUCN e l’UNESCO
Vediamo che i lavori per il Liceo di Roccadaspide e della variante al centro abitato procedono, anche se con qualche difficoltà. Molti aspettano una decisione relativa al ponte di Mainardi che accorcerebbe le distanza tra le comunità che vivere sulle due sponde del fiume Calore. A che punto siano?
Queste opere sono il giusto coronamento ad un impegno nei confronti della Valle del Calore che non è mai venuto meno. Mi sembra giusto ricordare con quanta attenzione Girolamo Auricchio ha seguito e segue la loro realizzazione. Relativamente ponte di Mainardi, per esprimermi in modo più preciso, preferisco aspettare, come ho letto prima, l’approvazione del bilancio e del piano d’intervento. Ne riparleremo! Voglio confermare. Invece, la prossima apertura del ponte delle Sette Luci che, sia pur Ji competenza dell’ANAS, ci ha visti protagonisti nella soluzione di alcuni problemi che ne impedivano la consegna. Relativamente ai giovani preannunciò una serie di proposte,
Ha definito dei progetti specifici?
II Riciclaggio del rifiuti, le nuove prospettive di sviluppo turistico, il miglioramento della viabilità unite allo sportello IG e al Fondo di dotazione riservato all’imprenditoria giovanile, sono già una realtà alla quale i giovani possono attingere per avere risposte concrete al loro bisogno di lavoro . Come era facilmente prevedibile, nessuno dei candidati ha superato la prova elettorale. Non abbiamo quindi alcuna rappresentanza a palazzo S. Agostino. Lei però ha avuto anche qui un notevole successo personale.
Come pensi di ricambiare?
Sia pur in assenza di rappresentanti nel Consiglio Provinciale, i rapporti con i candidati sia dei partiti di maggioranza sia quelli di contrarietà vivi e il loro interessamento trovare risposte concrete. Del resto sia Auricchio sia De Rosa, per citare gli ex consiglieri, sono in continuo contatto con l’Amministrazione. Da parte mia c’e l’impegno ad essere ancora più attento proprio in virtù di questa situazione. Lei ha sempre meravigliato sostenitori e avversari per essere presenti in ogni angolo della Provincia.
Da un po’ di tempo si vede poco in convegni e feste varie. Gli impegni sono aumentati o ha cambiato strategia nei rapporti con il territorio?
Dare continuo ad essere presente ovunque sia possibile. A volte capita che la concomitanza di vari impegni mi ammettere di avere. L’avvio della Legislatura, la nomina della Giunta ei numerosi impegni istituzionali hanno fatto il resto. Quindi, non nessun cambiamento di strategia, anzi un impegno all’ascolto. Voglio precisare che agli operatori economici e sociali nonché agli Amministratori comunali finiti le elezioni sono il Presidente di tutti!
Lei è indicatore come l’astro nascente del panorama politico provinciale, non solo nel PPI. Si è fatto il suo nome come candidato alla Presidenza Regionale. Cosa c’è nel futuro di Alfonso Andria?
Sono nato politicamente da tempo. Nell’immediato futuro c’è il rispetto dell’impegno contralto con gli elettori che mi hanno voluto alla Presidenza della Provincia con una percentuale del 54%. Per questo non mi sono mai proposto per la candidatura al tri, sia pur prestigiosi, incarichi. Mi fa piacere che il mio partito ed altri hanno pensato a me. E’ stato un ulteriore riconoscimento per quanto fatto trascurare impegno e dedizione. Ora si rivolga direttamente ai nostri 8000 lettori. Esprimo un ringraziamento a quanti hanno voluto sostenere il Centrosinistra alle passate elezioni. Ringrazio anche quelli che invece si sono espressi diversamente. Rinnovo la piena disponibilità a confrontarsi con tutti, amici ed avversari politici per dare risposte a tutti i cittadini.
Intervista a cura di Bartolo Scandizzo